Tu sei qui: CronacaEmergenza criminalità, Galdi invoca interventi straordinari
Inserito da (admin), venerdì 24 ottobre 2014 00:00:00
Il sindaco Marco Galdi dichiara: «I recenti fenomeni di criminalità registratisi sul nostro territorio, in particolare quello che ha riguardato l’amico Carlo Apicella e la sua tabaccheria in via Vittorio Veneto - al quale va, come a tutti gli altri, la mia personale solidarietà - ma anche i fatti della Starza o di San Giuseppe al Pennino, denotano un salto di qualità della malavita sul territorio di Cava de’ Tirreni, perché fino ad oggi rapine praticamente a viso scoperto e in pieno giorno non si erano mai registrate.
Ho incontrato su questo tema il presidente di Confesercenti Cava, Aldo Trezza, con il quale abbiamo a lungo parlato della possibilità che ha l’Ente per essere vicino soprattutto agli esercizi commerciali, che sono naturalmente più esposti. In particolare, si è già dato mandato al responsabile della videosorveglianza cittadina di fare un’attenta verifica attraverso le telecamere che ha in uso il Comune per valutare se emergono elementi da mettere a disposizione degli inquirenti per perseguire questi criminali.
C’è stato anche un incontro con i responsabili della società Citelum, che, per contratto con il Comune, si occupano anche di videosorveglianza, per implementare al più breve le telecamere fisse, che possono consentire in vari punti della Città anche la lettura delle targhe degli autoveicoli.
Personalmente, esprimo grande preoccupazione per quanto sta accadendo e nei prossimi giorni chiederò ancora una volta di essere ascoltato in Prefettura per chiedere interventi straordinari sul nostro territorio».
Il Portavoce del Sindaco, Antonello Capozzolo
Vigilanza del territorio: l’esperienza operativa del passato
Ritenendo che si possa ripetere l’esperienza operativa delle Forze di Polizia d’un tempo, il giornalista Livio Trapanese riporta quanto inviatogli da Claudio Argentino, Ufficiale in quiescenza del Corpo di Polizia Locale di Cava de’ Tirreni:
«La Dr.ssa Anna Allegro, negli anni dopo il 1975, quale Pretore di Cava de’ Tirreni, ordinò che 2 Vigili Urbani (così si denominavano allora), 2 Carabinieri e 2 Agenti di Pubblica Sicurezza, in pattuglia ed in contatto radio fra loro, dalla mezzanotte fino alle 6 del mattino vigilassero sulla Città. Questo perché a Cava de’ Tirreni, ogni notte, venivano rubate diverse auto. Naturalmente venivano effettuati posti di blocco, controlli su veicoli e persone, con identificazione delle stesse. Ebbene, nel giro di un mese, i furti di auto ed altre azioni criminose diminuirono del 98%.
È questione di vigilanza! Lo spacciatore, il ladro, il delinquente (italiano o straniero) si sente sicuro perché nessuno lo disturba (se non casualmente un libero cittadino). Nessuno gli chiede: chi sei? Dove vai? Che ci fai in questo posto? Vediamo se con te hai attrezzi atti all’effrazione e/o per delinquere. Quindi vanno sul sicuro. Tra i testimoni oculari di quanto dico, ricordo: Guerriero, Ciardiello, Montella, Santoro, Montervino, tutti partecipanti alle pattuglie».
Fonte: Il Portico
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