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Cronaca

Tragedia ieri, 19 settembre, nell’area industriale di Marcianise (Caserta)

Esplosione in un'azienda di rifiuti a Marcianise, morti titolare e due operai

I tre stavano effettuando lavori di saldatura su un silos contenente oli esausti, quando una violenta deflagrazione li ha uccisi sul colpo. Due corpi sono stati ritrovati sul tetto del capannone, il terzo in un terreno vicino.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 20 settembre 2025 07:17:43

Tragedia ieri, 19 settembre, nell'area industriale di Marcianise (Caserta), dove un'esplosione all'interno dell'azienda Ecopartenope ha causato la morte di tre lavoratori: il titolare Pasquale Di Vita, il responsabile della sicurezza Ciro Minopoli e l'operaio Antonio Diodato.

I tre stavano effettuando lavori di saldatura su un silos contenente oli esausti, quando una violenta deflagrazione li ha uccisi sul colpo. Due corpi sono stati ritrovati sul tetto del capannone, il terzo in un terreno vicino.

Feriti in modo lieve altri due dipendenti.

Sul posto sono intervenuti Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e tecnici dell'Asl per i rilievi.

"La tragedia avvenuta a Marcianise, con la morte di almeno tre operai ci lascia sgomenti e addolorati. - dichiara il presidente della Provincia, Anacleto Coombiano -A nome dell'intera Provincia di Caserta rivolgo un pensiero di vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro colleghi e a tutta la comunità colpita da questo dramma, a partire dal sindaco di Marcianise Antonio Trombetta. Non possiamo più permettere che il lavoro diventi sinonimo di pericolo e di morte. Ogni vita spezzata rappresenta una sconfitta per le istituzioni e per la società tutta. È necessario un impegno comune e concreto, fatto di controlli rigorosi, di investimenti nella prevenzione e di responsabilità diffusa. La Provincia sarà al fianco delle autorità competenti e di tutte le parti coinvolte per fare piena luce sulle cause dell'esplosione e per contribuire, per quanto nelle proprie competenze, a rafforzare la cultura della sicurezza. Non possiamo e non dobbiamo più abituarci a contare morti sul lavoro: il diritto alla sicurezza è un principio non negoziabile e deve essere garantito a ogni cittadino".

"Ancora una volta la nostra Provincia colpita da una tragedia sul lavoro. Questa volta si contano tre operai deceduti. Quella che si sta consumando in provincia di Caserta è diventata una vera mattanza silenziosa: il lavoro continua a essere terreno di morte. E' impensabile uscire la mattina da casa per andare al lavoro e non farvi rientro la sera." Queste le parole, affidate ad una nota, di Giovanni Sgambati, segretario generale UIL Campania e il Coordinatore Territoriale della UIL di Caserta, Pietro Pettrone.

"Occorre che il Governo si renda conto che è indispensabile che la sicurezza diventi la prima regola che accompagna ogni gesto di lavoro in ogni luogo di lavoro. Siamo ancora in attesa di conoscere quali sono le iniziative messe in campo dopo l'annuncio fatto dalla Presidente del Consiglio con lo stanziamento di 600 milioni di euro di cui al momento non abbiamo notizia", continuano Sgambati e Pettrone.

"Come già più volte dichiarato bisogna cambiare passo e riconoscere subito il reato di omicidio colposo per le morti sul lavoro e istituire una procura speciale per gli incidenti sul lavoro, affinché le responsabilità non restino impunite. Occorre una normativa più stringente sul sistema dei subappalti e un investimento nella formazione obbligatoria su salute e sicurezza per tutti, datori di lavoro compresi. La Uil non indietreggerà nella battaglia sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. La Uil Campania esprime profondo cordoglio e si stringe al dolore dei familiari", concludono Sgambati e Pettrone.

Fonte: Positano Notizie

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