Continua a Ravello la saga Fondazione. Non sarebbe stata ancora consegnata nelle mani del destinatario la comunicazione di esonero, dal proprio ruolo, del segretario generale della Fondazione Ravello, Secondo Amalfitano.

Almeno fino a stamani, quando la lettera risultava giacere presso l'ufficio postale di via Boccaccio. Attraverso il sito web di Poste Italiane, con l'inserimento dei codici, è stato possibile rintracciare la spedizione. La missiva, lo ricordiamo, è stata inoltrata il 21 settembre scorso in contemporanea con quella indirizzata a Stefano Valanzuolo, sollevato dall'incarico di direttore generale: ma mentre a quest'ultimo la comunicazione è risultata giunta a destinazione, fino a stamani quella destinata ad Amalfitano non è stata consegnata.

I trenta giorni di preavviso alla definitiva conclusione del rapporto di lavoro - con il manager tenuto a svolgere attività di ordinaria amministrazione - scatteranno solo dalla data di ricezione della raccomandata da parte dell'interessato. E su proposta del Collegio dei Revisori dei Conti, lunedì 28 settembre è stata invitata una nuova raccomandata accompagnata da una Pec.

Il caso "epurazione" ha trovato spazio anche su altri blasonati quotidiani come La Repubblica e Corriere del Mezzogiorno: ieri Amalfitano avrebbe inviato una nota di "autodifesa" per l'auspicata pubblicazione integrale. Richiesta ad oggi non considerata.