È ormai tutto pronto. Esattamente 365 giorni dopo l’arrivo nel Santuario di San Francesco e Sant’Antonio di Cava de’ Tirreni, la statua del Bambin Gesù sarà esposta alla venerazione dei fedeli. Lo ha comunicato Padre Luigi Petrone, il francescano che la portò nel Convento metelliano di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa.

Ad un anno di distanza dalla lacrimazione (che avvenne nelle stanze del Cenobio nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre 2010), quindi, nel prossimo fine settimana il Bambinello, rinominato dallo stesso fra’ Gigino “Principe della Pace”, si “offrirà” ai tanti fedeli che dal primo momento hanno creduto nello straordinario evento. Ed in attesa della definitiva collocazione nell’apposita cappella che sarà costruita sul Monte delle Beatitudini, sarà il Cenacolo ad ospitarlo e non la Chiesa. Una scelta, questa - come confermato dallo Padre Luigi - volta a non distogliere la comunità dal silenzio, dalla preghiera e dalla meditazione.

«Questo evento straordinario - si legge sul sito web del Santuario - non deve suscitare in noi la curiosità, ma rinforzare la fede e spingerci continuamente a una sincera conversione del cuore e delle opere». Invitando alla preghiera ed ad avvicinarsi ai Sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia, la confraternita avrebbe predisposto anche un apposito calendario di visite. Sabato 22 ottobre sarà possibile recarsi in preghiera dalle 17.00 alle 21.00, mentre domenica 23 dalle 6.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 21.00.

Si ricorda che il Bambinello, dopo la lacrimazione avvenuta nelle stanze del Convento, è stato sottoposto a diverse indagini. Dapprima l’analisi del campione di sangue (da cui si evinse la “natura umana” del liquido rossastro, appartenete al gruppo sanguigno AB) e poi la doppia perizia dello scorso mese di marzo (prima in Santuario e poi presso l’ospedale di Oliveto Citra) che escluse ogni tipo di manipolazione sulla statuetta di legno.