Quando una persona, nel corso della sua vita terrena, profonde il meglio di sé nel donarsi agli altri, il giorno della sua dipartita, chi ha avuto la gioia e l’onore di conoscerla, resta particolarmente colpito ed addolorato.

«…Per me iniziò un percorso tortuoso e difficile in atto ancora oggi, con l’alternarsi di periodi di totale buio a periodi di luce... Poiché io sono una persona caratterialmente forte, come sempre nella mia vita, dopo i primi momenti di smarrimento, mi sono rimboccata le maniche, ho visto il da farsi e ho iniziato a difendermi con le unghie e con i denti».

Così Anna Sorrentino, Assistente Capo della Polizia Locale di Cava de’Tirreni (classe ’56), descrive, nella sua piccola, ma grande opera “La mia tenacia contro il male oscuro”, ogni singolo momento del suo “immondo” male. Racconto minuzioso, istante dopo istante, della scoperta, nella primavera del 1992, a soli 36 anni, del male oscuro che l’aveva colpita.

La collaborazione col Prof. Veronesi, la volontà di lottare sin dal primo attimo e la tenacia nel combattere, sono state ferree ragioni di vita per l’ultimo ventennio.

L’Assistente Capo Anna Sorrentino, assunta nel Corpo della Polizia Locale di Cava de’Tirreni il 1° settembre 1984, è stata attiva collaboratrice del Tenente Claudio Argentino, che ci ha dichiarato: «Mi sembra retorica dire che era una ragazza con enormi capacità, puntuale, precisa ed instancabile, nonostante le sofferenze. Averla con noi alla Circoscrizione di San Pietro prima ed alla Sezione Abusi Edilizi dopo è stato un privilegio, poiché, nonostante la malattia, profondeva sicurezza e serenità. Anche sul lavoro prevaleva la sua tenacia, dedizione, abnegazione e l’amore per la vita; era nata guerriera!».

Livio Trapanese