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Investe una ragazza e fugge, denunciato

Inserito da (admin), martedì 23 novembre 2004 00:00:00

Investe una ragazza con la sua Honda 50 e scappa perché la sua moto non è assicurata. Mentre Annamaria Di Marino, 22enne di Pregiato, è trasportata in ospedale, il pirata della strada viene identificato dagli agenti della Polizia Municipale, grazie all'aiuto di alcuni testimoni. Il giovane, un tossicodipendente di 33 anni residente nei prefabbricati di Pregiato, è stato denunciato a piede libero con l'accusa di omissione di soccorso. È accaduto ieri mattina, poco prima delle 12.30, sulla Statale 18, all'altezza dell'incrocio con via Atenolfi. Annamaria Di Marino stava attraversando la strada per incamminarsi verso via Atenolfi. All'improvviso l'impatto: una moto l'ha presa in pieno. Secondo le prime ricostruzioni, fornite dagli agenti della Polizia Municipale, diretti dal comandante Giuseppe Ferrara, la giovane sarebbe stata colpita al capo dal casco del suo investitore. L'urto è stato violento. E così Annamaria ha perso i sensi, finendo accasciata al suolo. I testimoni avrebbero riferito che il giovane sarebbe sceso dalla moto e, dopo aver constatato frettolosamente che il respiro della ragazza era regolare, sarebbe fuggito senza prestare soccorso e senza chiedere aiuto. È stato allora che alcuni passanti hanno chiamato i soccorsi, segnalando l'incidente al centralino dei Vigili. Sul luogo dell'incidente è subito giunta l'ambulanza del 118, con il medico del Saut di via Guerritore e gli operatori della Croce Bianca che hanno prestato le prime cure alla giovane, per poi trasportarla al Pronto Soccorso del "Santa Maria dell'Olmo". Intanto, una pattuglia dei Vigili Urbani, diretta dall'ispettore Claudio Argentino, ha avviato la caccia al pirata della strada. Dalle parole di alcuni testimoni, i "caschi bianchi" sono riusciti a ricostruire un primo identikit, da cui, complice un passato da tossicodipendente e conti in sospeso con le Forze dell'Ordine, il giovane è stato presto identificato. Sono stati altri testimoni - si tratterebbe di tossicodipendenti che frequentano la zona da tempo, vista la vicinanza con il centro Sert, per la somministrazione del metadone - a dare un volto ed un nome al presunto pirata della strada. Una volta proceduti all'identificazione, gli agenti hanno scavato dagli schedari i dati anagrafici ed il domicilio del giovane. Così hanno raggiunto la sua abitazione all'interno del parco container di Pregiato. Quando hanno bussato alla porta del prefabbricato, hanno scoperto che in casa c'era solo la madre. La donna ha avuto l'ordine perentorio di rintracciare il figlio e convincerlo a consegnarsi alla giustizia. E così è stato. Nella stessa mattinata di ieri, il giovane si è presentato al Comando di Polizia Municipale. Stando alle prime indiscrezioni, avrebbe confessato di aver investito la 22enne, senza tentare di nascondere l'episodio, data la presenza di numerosi testimoni contro di lui. «Ho controllato che respirasse - avrebbe detto agli agenti nel corso dell'interrogatorio - prima di andare via. Solo dopo ho messo in moto e mi sono allontanato dal luogo dell'incidente». Una sorta di giustificazione, cui ha fatto seguito la dichiarazione più attesa, quella relativa al vero motivo che lo ha portato a non prestare soccorso. «La mia moto non è assicurata - ha spiegato ai Vigili Urbani - per questo sono scappato. Avevo paura di essere preso in flagrante». La fuga, però, non è servita a scagionarlo. È bastato poco: gli agenti della Polizia Municipale sono riusciti ad acciuffarlo. Il giovane è stato denunciato alla Procura della Repubblica per omissione di soccorso. In tarda mattinata gli atti sono stati trasmessi al magistrato e la sua moto è stata sequetrata.

Fonte: Il Portico

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