Tu sei qui: Cronaca"L'alba del cinema in Campania", presentazione venerdì in Biblioteca
Inserito da (admin), mercoledì 13 aprile 2011 00:00:00
Nell’ambito delle iniziative per la Settimana della Cultura, l’evento promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, venerdì 15 aprile, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale “Can. Avallone” di Cava de’ Tirreni (Viale Marconi, 54), sarà presentato il volume edito da Liguori “L’alba del cinema in Campania - Dalle origini alla Grande Guerra (1895-1918)”, a cura di Pasquale Iaccio, con prefazione di Pierre Sorlin (inserto fotografico di Mario Franco, contributi di Roberta Bignardi, Immacolata Del Gaudio, Mario Franco, Gaetano Fusco, Germana Grasso, Pasquale Iaccio, Mariangela Palmieri).
Si tratta della prima ricostruzione storiografica dell’immediato successo che l’invenzione dei Lumière registrò a Napoli, all’alba del XX secolo, e della sua rapida diffusione negli altri centri campani. Il volume contiene saggi su ciascun capoluogo della Campania e sulla città di Cava de’ Tirreni.
Alla presentazione, moderata da Beatrice Sparano, Responsabile dell’Archivio Storico della Biblioteca Comunale cavese, interverranno Maria Luisa Storchi, Direttrice della Soprintendenza Archivistica, e Marco Galdi, Sindaco della città di Cava. Saranno inoltre presenti il curatore, prof. Pasquale Iaccio, docente di Storia del Cinema presso l’Università “Federico II” di Napoli e l’Università di Salerno, e gli altri autori dei saggi contenuti nel volume. Nel corso della serata sarà, inoltre, proiettato il documentario di Mario Franco “Le origini del cinema a Napoli”, prodotto dal Forum Universale delle Culture e presentato a Valparaiso, in Cile.
Prima tappa di una ricerca collettiva sul più che secolare percorso del cinema in Campania: per la prima volta l’analisi del cinema “napoletano” viene estesa ai piccoli centri della Regione, mentre l’esame dei contenuti delle pellicole mira a coglierne le implicazioni sociali ed associative. Frutto di indagini in archivi e biblioteche campane, l’opera rivela aspetti inediti (costruzione di sale, nascita di un pubblico specifico) e l’immaginario di una società in trasformazione. Inoltre, per la prima volta, ci si sofferma sugli antenati del documentario (i “dal vero”), che diffondono per il mondo un’icona regionale, esito di un precipitato visivo antico di secoli.
Napoli è stata una città che ha avuto sempre un particolare rapporto con le immagini e, quindi, col cinema. Fu ripresa fin dalle origini da quelle che erano definite “fotografie animate” o immagini in movimento. Ma al di là della prepotenza iconica della rappresentazione della città nei testi filmici, c’è fin dai primordi del movimento cinematografico l’attivazione in tutta la Campania di un fenomeno sociale, di un tessuto produttivo, di un circuito di pubblico e critica di cui i contributi raccolti nel volume vogliono restituire il quadro sfaccettato e territorialmente differenziato di un’irruente e difficile modernità.
Mariangela Palmieri
Fonte: Il Portico
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