Tu sei qui: CronacaL'ultimo viaggio della balena è verso Napoli, dopo l'autopsia tornerà a Sorrento in un museo /Foto Antonino Maresca
Inserito da (Admin), giovedì 21 gennaio 2021 09:31:41

Ad informarci, con un post condiviso sul nostro gruppo Positano Notizie, è Serena Pane con la pagina Sorrento e Dintorni:
"Con svariate ore di ritardo, la balenottera ha lasciato martedì sera il porto di Sorrento in direzione Napoli. Le dimensioni del mammifero (una lunghezza di circa 23 metri e un peso di 70 tonnellate) hanno creato non pochi problemi di sollevamento e trasporto agli uomini della Guardia Costiera che hanno accompagnato la balena nel suo ultimo viaggio. Le cime che legavano il corpo alla motovedetta della Capitaneria si sono spezzate due volte costringendo l'imbarcazione a tornare indietro. D'altra parte, se le dimensioni venissero confermate, si tratterebbe della balenottera più grande rinvenuta nel Mediterraneo.
Ieri a Napoli Sandro Mazzariol, patologo veterinario presso l'Università di Padova e responsabile dell'unità di intervento del Cert (Cetaceans' stranding Emergency Response Team) ha iniziato l'autopsia. Con lui abbiamo cercato di chiarire le divergenti informazioni circolate in questi giorni. In primis se la balenottera ritrovata sul fondale e poi risalita a galla sia la stessa di quella avvistata il giorno precedente all'interno del porto. Secondo il professore, dall'analisi dei vari video girati, si tratterebbe di due animali differenti. Quello ritrovato morto dai sub della Guardia Costiera sarebbe molto più grande rispetto a quello filmato da vivo all'interno del porto. Anche le condizioni di conservazione del corpo farebbero supporre che la carcassa giacesse sul fondo da un paio di giorni in più rispetto all'avvistamento. Le prime indagini sono state in grado di stabilire che si trattava di una femmina. Le ulteriori post mortem tenteranno di svelare la causa del decesso. «Purtroppo, essendo già trascorsi 4-5 giorni sarà molto difficile individuare la causa della morte - ha dichiarato Mazzariol - Nel corpo del mammifero attualmente ci saranno almeno 50 gradi e quindi è matematicamente impossibile rilevare eventuali infiammazioni. Noi comunque effettueremo una diagnostica conservativa in modo da non danneggiare l'animale per consentirne la musealizzazione.»
La carcassa, infatti, nelle intenzioni dell'associazione ambientalista Marevivo e dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella tornerà a Sorrento per essere collocata in esposizione. Gli altri resti, invece, saranno smaltiti all'inceneritore di Caivano.
Lo stesso patologo si è occupato mesi fa dell'autopsia alla balena ritrovata a Capri. «Anche in quel caso non è stato possibile definire con accuratezza le cause del decesso perché il corpo era in avanzato stato di decomposizione. Le indagini che noi conduciamo servono a definire non tanto il perché ma il chi è morto.»
Dal 2019, infatti, il Cert sta monitorando tutti gli avvistamenti dei grandi mammiferi nel Tirreno che conta la presenza sempre più frequente di orche, capodogli e balene.A giorni sarà disponibile il referto della necroscopia della balena ritrovata a Capri mentre tra quattro mesi saranno resi noti gli esiti della autopsia di oggi."
Foto Notturne: Antonino Maresca
Foto Diurne: Vito Carro
Fonte: Sorrento e Dintorni
Fonte: Positano Notizie
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