Tu sei qui: CronacaMaxi-blitz contro IPTV pirata: sequestrati 46 siti web e 64 wallet digitali, giro d’affari da 850 milioni nel napoletano
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 18 dicembre 2024 14:20:13
Un'operazione di vasta portata contro la pirateria online e la diffusione di contenuti pedopornografici ha portato alla luce un'organizzazione criminale che operava illegalmente nel mercato dello streaming IPTV. La Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma, ha eseguito un'ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, arrestando il promotore del sodalizio e sequestrando 46 siti web illegali.
L'inchiesta, condotta dalla Sezione III della Procura partenopea, ha rivelato un sistema articolato: l'organizzatore del traffico illecito, agendo dietro una falsa identità, promuoveva illegalmente contenuti televisivi e serie provenienti dalle principali piattaforme di streaming, generando profitti milionari. Si stima che il giro d'affari ammonti a circa 850 milioni di euro in soli quattro anni.
Oltre 6.000 utenti privati sono stati identificati mentre accedevano ai contenuti tramite un sistema complesso di re-indirizzamento online. Gli abbonamenti erano offerti a prezzi estremamente bassi, tra i 10 e gli 80 euro annui, con pagamenti effettuati in contanti, valute estere o criptovalute, successivamente convogliate in 64 wallet digitali sequestrati durante l'operazione.
La perquisizione presso l'abitazione del promotore ha inoltre portato al rinvenimento di 1.600 file pedopornografici, pronti per essere venduti su gruppi WhatsApp tramite un listino prezzi dedicato. La classificazione e l'identificazione del materiale sono state possibili grazie a sofisticate tecniche di analisi forense.
Oltre ai file illeciti, è stata scoperta una server farm abusiva, impianti per la produzione di sostanze stupefacenti e strumenti informatici avanzati per la gestione dei pagamenti e della rete. Durante l'indagine è emerso che l'indagato conduceva la sua attività criminale da una serra indoor allestita in casa.
I clienti che hanno usufruito del servizio IPTV illegale rischiano sanzioni amministrative comprese tra i 150 e i 5.000 euro. Le indagini sono ancora in corso e si attendono sviluppi ulteriori.
Fonte: Il Vescovado
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