Tu sei qui: CronacaNeonato cavese muore in ospedale a Nocera
Inserito da La Redazione (admin), martedì 10 agosto 2010 00:00:00
Tragica sorte per una giovane coppia. Il loro figlioletto, nato da 2 giorni appena, è morto all’ospedale "Umberto I" di Nocera Inferiore dopo il trasferimento dal “Mauro Scarlato” di Scafati. Il cuore del povero bimbo, venuto alla luce con parto cesareo nella giornata di giovedì 5 agosto nel reparto di Ginecologia del nosocomio scafatese, ha cessato di battere alle 4.10 di notte di sabato 7 agosto in quel di Nocera.
Ancora incerte le complicanze insorte post partum, anche se il padre, Alessandro Casaburi, 37enne cavese, ha affermato di aver visto il piccolo in preda ad un respiro affannoso fin dalle prime ore di vita. L’uomo ha anche sottolineato come i medici avessero riscontrato nel neonato un polmone umido, giustificando la cosa come classica per i bimbi nati prematuramente.
Solo di sera poi, verso le 24.00, il piccolo è stato trasportato presso il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale "Umberto I" di Nocera Inferiore, per il sopraggiungere di difficoltà respiratorie. Qui è stato prontamente sottoposto alle cure del caso, con la diagnosi che parlava di ipertensione polmonare con pneumotorace bilaterale.
Sull’accaduto i vertici dell’Asl hanno disposto un’attenta indagine interna, volta a mettere in evidenza l’esatto svolgimento dei fatti e ad accertare eventuali responsabilità sanitarie.
Il padre del piccolo ha, intanto, presentato una denuncia ai Carabinieri e la Procura di Nocera Inferiore ha aperto un fascicolo sulla tragica vicenda, sottoponendo a sequestro tutte le relative cartelle cliniche: al momento sono 12 le persone iscritte nel registro degli indagati. Tra questi medici ed infermieri sia dell’ospedale di Scafati che di quello nocerino.
Stamani il corpo del piccolo verrà sottoposto all’esame autoptico, come disposto dal sostituto procuratore Marielda Montefusco. Solo il riscontro, quindi, delle autorità preposte potrà stabilire le esatte cause del decesso e le eventuali responsabilità medico-sanitarie.
Fonte: Il Portico
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