Tu sei qui: CronacaNo ai crocieristi, infuria la polemica
Inserito da (admin), lunedì 2 maggio 2011 00:00:00
Per l’ennesima volta, come già capitato in passato, le tre Associazioni di Categoria criticano un’iniziativa ritenendola poco conveniente da un punto di vista economico. Mi preme, innanzitutto, comprendere se questa affermazione è condivisa da tutti i commercianti cavesi o solo dai tre presidenti e dai loro associati.
Va chiarito che il calendario ci è stato fornito da poco dalla Aloschi Bros e che certamente le date non sono state concordate con questa Amministrazione, né poteva essere diversamente. L’accordo con la Aloschi Bros, frutto dell’iniziativa della Provincia e di codesta Amministrazione, è un’opportunità, anche se in fase sperimentale, che sicuramente può rappresentare uno strumento valido da un punto di vista sia turistico che economico. Va detto, come comunicato dagli uffici del Millennio a tutte le associazioni di categoria, che la prima data di arrivo è venerdì 13 maggio, quindi giorno non di chiusura degli esercizi commerciali.
Prendo atto, per l’ennesima volta, che le sole tre associazioni di categoria dichiarano di non essere pronte e che il progetto delle crociere non è ben definito. Solitamente si critica la lentezza della burocrazia e della politica, ma questa volta stranamente, a parere del sottoscritto, sono proprio i commercianti, o meglio quelli rappresentati dalle tre associazioni di categoria, a manifestare una lentezza elefantiaca. La loro stessa richiesta di voler essere ascoltati separatamente dalle libere associazioni di categoria dimostra proprio questo.
Bisogna sempre, a mio parere, fare delle valutazioni costi-ricavi e nel caso di specie, considerando l’intervento fattivo del Comune sia in termini di risorse umane specializzate che di allestimento degli infopoint, il contributo/investimento, definito dal presidente Trezza “una questua”, sarebbe di pochi euro a carico dei singoli commercianti, unici beneficiari, e tanto per far fronte alle sole spese per le navette.
Non credo che in questi termini tale iniziativa sia da bocciare, ma anzi da cogliere al volo senza se e senza ma, e non credo, altresì, che siano necessarie complesse e lunghe valutazioni economiche. Ovvio che, trattandosi di un progetto sperimentale, lo stesso va migliorato e perfezionato nel tempo, soprattutto sfruttando in futuro il consorzio del Centro Commerciale Naturale. Per ora bisogna solo farsi trovare pronti già dalla prima data del 13 maggio. Il rischio è che i ritardi possano far allontanare definitivamente i flussi turistici delle crociere verso altre città vicine più pronte da un punto di vista commerciale. Come si dice, mentre il medico pensa il malato muore.
Il delegato al Millennio, Avv. Marco Senatore
“Negozi&Negozi” dura con le associazioni di categoria
Che le tre associazioni di categoria interpellate dall’Amministrazione Galdi abbiano bocciato l’arrivo dei crocieristi nella nostra Città, così come riportato da un quotidiano locale, non ci sorprende affatto, così come non ci sorprende per nulla quanto uno dei presidenti invochi: “Lavorare tutti, amministrazione ed esercenti, perché questa opportunità diventi un reale valore aggiunto al commercio cavese”.
Affermazioni che denotano un atteggiamento mutevole, oserei dire quasi meteoropatico, dove nel mentre si richiede il lavoro di tutti ed in sinergia tra commercianti ed istituzioni, inspiegabilmente si prendono le distanze da tutti. Dal Comune, che si fa promotore di questa opportunità che la Aloschi Bros ci sta offrendo, in un momento di grave crisi del commercio cavese e che altre città vicine sarebbero pronte a recepire favorevolmente, e dalla nostra associazione, che - non ci stancheremo mai di ripetere - composta da commercianti cavesi, è osteggiata con un comportamento di totale ostracismo e chiusura di confronto.
La Negozi&Negozi, a differenza di queste associazioni, quando è stata convocata dal consigliere delegato al Millennio, Marco Senatore, lo scorso martedì 19 aprile, oltre che esprimere il proprio plauso all’iniziativa, si rendeva disponibile in tutto quanto fosse nelle proprie possibilità per poter far decollare questo progetto. Giustificare il diniego, e peggio ancora motivandolo con la circostanza che gli esercizi commerciali sono chiusi il lunedì mattina, denota la disattenzione nel saper cogliere un’opportunità unica e nuova per il nostro territorio e la mancanza di una visione strategica di sviluppo della città e di pratiche di “marketing di sviluppo territoriale”.
Queste associazioni palesano una totale mancanza di flessibilità e disponibilità che lascia basiti non solo noi, ma crediamo principalmente tutti coloro che hanno profuso impegno ed energie per questo progetto. Sarebbe stato più veritiero sostenere che i negozi che il lunedì restano chiusi (solo in mattina) sono principalmente quelli di abbigliamento, forse particolarmente cari ai presidenti di queste associazioni, e quindi gli stessi non rappresentano assolutamente la totalità delle attività commerciali e di artigianato presenti in città, che regolarmente e con grande dedizione lavorano anche il lunedì mattina.
Nella speranza che queste associazioni presto si ravvedano, simpaticamente potremmo concludere con una celebre frase napoletana: “mentre il medico studia, il malato muore”.
Il Presidente di Negozi&Negozi, Francesco Foscari
Fonte: Il Portico
Il centro storico metelliano
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