Tu sei qui: CronacaNon l'aiuta in casa, casalinga accoltella il convivente
Inserito da (admin), lunedì 5 giugno 2006 00:00:00
Non vuole aiutarla nelle faccende domestiche e così una giovane donna, di 20 anni, accoltella il suo convivente con un coltello da cucina: un solo colpo alla base della schiena. Se l'è vista brutta l'operaio di 23 anni accoltellato poco dopo la mezzanotte dalla compagna, dopo una furibonda lite familiare. L'ennesima discussione per banali motivi, secondo i vicini di casa, che fortunatamente hanno subito avvertito il Commissariato di Polizia.
La violenta aggressione è avvenuta nella zona di San Giuseppe al Pozzo. Secondo la ricostruzione fornita dagli agenti diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola, prontamente intervenuti sul posto, era da poco passata la mezzanotte, quando dalla casa della giovane coppia si sono udite le prime urla. L'accesa discussione tra i due, pare perché l'operaio si rifiutava di collaborare nelle faccende domestiche, è finita male, con lei, casalinga con qualche problema di stress eccessivo, che afferra un coltello da cucina. Forse solo per minacciare il compagno, oppure per difendersi (anche se la giovane non ha riportato alcuna ferita o segno che potesse far ipotizzare una precedente colluttazione), ha affondato la lama nella schiena del convivente. Si sfiora la tragedia, ma il fendente non colpisce fortunatamente parti vitali. L'intervento della pattuglia della Polizia è tempestivo, tale da evitare un epilogo ancora più tragico. I vicini sono preoccupati, quelle urla sono diventate una richiesta di aiuto.
Non perdono tempo e chiamano il pronto intervento. Dalla centrale viene allertata la pattuglia della Polizia che fa il servizio di notte. Con l'arrivo degli agenti vengono allertati anche i sanitari del 118, ma saranno gli stessi parenti ad accompagnare il giovane in ospedale. Una volta giunto al Pronto Soccorso, l'équipe, diretta da Carlo Sica, esegue i primi esami. Il giovane viene poi ricoverato nel reparto di Chirurgia generale. Intanto, nella casa di San Giuseppe al Pozzo, i poliziotti ascoltano i testimoni, tra cui i vicini di casa ed i parenti. Si cerca di ricostruire l'esatta dinamica di un gesto del tutto imprevisto. Secondo le prime indiscrezioni, all'origine del litigio sfociato nel sangue ci sarebbero banali incomprensioni da convivenza. La giovane, che al momento risulta incensurata, è stata denunciata all'autorità giudiziaria.
I vicini di casa riferiscono di continui litigi di ogni genere, aumentati progressivamente, a quanto pare, con l'affaticamento emotivo della donna. «Non possiamo credere che volesse colpirlo intenzionalmente - dicono alcuni vicini - Forse la ragazza ha preso il coltello solo per minacciarlo e poi la situazione, complice la rabbia, è degenerata. Anche se la conosciamo poco, possiamo dire che è una brava ragazza». Il desiderio di dimenticare e la voglia di lasciarsi alle spalle uno sbaglio è condiviso dallo stesso ragazzo, che si rifiuta di parlare. La ferita, per fortuna, non desta preoccupazione, un paio di settimane dovrebbero bastare per farla cicatrizzare. Di certo, più tempo occorrerà per dimenticare e riprendere la vita di tutti i giorni.
Fonte: Il Portico
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