Tu sei qui: Cronaca"Orpheus", insegnare attraverso la musica per la musica
Inserito da (admin), mercoledì 23 febbraio 2011 00:00:00
E’ nata a Cava de’ Tirreni una nuova realtà, il Centro Studi musicali “Orpheus”, che affonda le sue radici nella ventennale associazione culturale-musicale “Claudio Monteverdi” e che raccoglie un gruppo di musicisti altamente preparati sotto la direzione artistica del M° Adiutore Loffredo.
La novità di questo centro è il laboratorio di Educazione e Propedeutica musicale, tenuto da uno staff di insegnanti, M° Raffaella Albino, M° Pamela Gatto, Dr.ssa Lucia Rosito, ognuna con un peculiare percorso di formazione che abbraccia didattica della musica, pedagogia, pianoforte e canto corale, psicologia dell’età evolutiva. Si tratta di un corso rivolto a bambini a partire dai 3 anni fino all’età di 6/7 anni, fase in cui i bambini sono pronti e maturi per essere indirizzati allo studio di uno strumento.
«Il corpo è il primo strumento musicale - spiegano le tre insegnanti - ed ogni bambino, a livelli differenti a seconda dell’età, possiede capacità motorie in maniera naturale, quali camminare, toccare, indicare, afferrare, che indicano già una prima competenza musicale non ancora cosciente, ma innata. Con la richiesta di una risposta motoria ad uno stimolo, che può essere visivo, tattile, uditivo, strumentale, si innesca un processo che porta all’educazione musicale. Infatti, crediamo che fornire soltanto l’istruzione musicale convenzionale possa rappresentare nel lungo periodo un ostacolo per un individuo come un bambino, ancor privo di specifiche attitudini ed in continua esplorazione, in quanto dovrà fronteggiare in età prescolare e pre-logica nozioni tecniche e difficoltà insite nello strumento».
La più convinta sostenitrice di questo metodo e presidente del Centro Studi, Lucia Rosito, sostiene: «Non vogliamo cagionare l’allontanamento dallo strumento, ma instillare il seme fertile della sensibilità musicale attraverso il ritmo, l’educazione dell’orecchio con l’ascolto, l’improvvisazione, la scelta di strumenti semplici ritmici e melodici, le filastrocche».
«E’ ovvio che osservare un bambino che si appresta a suonare il pianoforte già dall’età di 4 anni - affermano le tre insegnanti - possa suscitare molto interesse e fascino per i genitori, come se un piccolo fenomeno stesse nascendo, come quelli che la nostra televisione ci propone di continuo. Tuttavia, siamo convinti che, applicando il metodo di pedagogisti e musicisti del calibro di Dalcroze (abbinamento della musica al movimento) ed il metodo Orff (unione di musica, parola e movimento), si possano ottenere i risultati migliori nel lungo periodo, soltanto se si sa aspettare. Questi metodi sono nati e si sono diffusi dall’inizio del Novecento e continuano a riscuotere unanimi consensi sulla loro validità, anche dal punto di vista riabilitativo e terapeutico».
Il laboratorio comincia con giochi, individuali e di gruppo, basati sull’organizzazione di battiti ritmici, movimenti sul proprio corpo e su quello dei compagni, ascolti liberi, giochi di localizzazione spaziale, successione e sovrapposizione, giochi di discriminazione, ascolti liberi ed indirizzati per lo sviluppo della percezione musicale, produzione di canzoncine basate su semplici intervalli, coreografie di passi abbinati ai diversi parametri del suono.
Domenica 27 marzo, alle ore 16.30, in collaborazione con l’Associazione “Crescendo genitori e dintorni”, si terrà un laboratorio aperto a tutti gli interessati, che potranno trascorrere un pomeriggio in compagnia dei loro bambini, per fare musica insieme per un paio d’ore all’interno della sede dell’Associazione, in Via Troisi 27.
Centro Studi musicali “Orpheus”
Fonte: Il Portico
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