Centinaia di persone, a Cava de' Tirreni, hanno affollato Piazza San Francesco per prendere parte alla fiaccolata in favore della pace. Ad organizzare la manifestazione numerose sigle, tra cui l'Agesci, l'Aibi, l'Arci "Circolo Pablo Neruda", l'Arcidiocesi Cava-Amalfi, l'Associazione dei genitori "Insieme per Pregiato", l'Associazione "Trombonieri Monte Castello", l'Avo, l'Azione Cattolica Italiana, la Caritas, il Csi, l'Istituto Buddista Italiano Soka Cakkai, i gruppi di preghiera di Padre Pio, il "Giornale di Cava", gli insegnanti per la pace, i Salesiani di Vietri sul Mare ed il III Circolo didattico metelliano. Un lungo corteo per far sentire la propria voce. «Noi manifestiamo contro Bush - dichiara un partecipante - ma a favore della pace in senso più ampio, contro tutte le guerre. Al momento, sono oltre 60 e minacciano la stabilità del pianeta. Saddam è un dittatore sanguinario, ma credo fermamente che la questione vada risolta con altri mezzi, con il dialogo e con la diplomazia». La fiaccolata per la pace è stata anche l'occasione per lanciare alcune proposte di solidarietà. Ce le illustra Antonio Armenante, capogruppo dei Democratici di Sinistra e consigliere delegato alla Pace: «Voglio portare all'attenzione dell'opinione pubblica due proposte. La prima è l'adozione, da parte dell'Asl Sa1, di un ospedale di Emergency, la nota organizzazione di medici umanitari che vanno in aiuto delle popolazioni colpite da eventi bellici. La seconda è una proposta che voglio lanciare sia all'Amministrazione di Cava de' Tirreni che a tutte quelle della Costiera Amalfitana: l'intitolazione di una piazza cittadina alla pace. Un luogo di aggregazione, dove troneggi, scolpita nel marmo, la bandiera della pace, a testimonianza dell'impegno contro tutte le guerre». Le due proposte arriveranno presto sul tavolo dei vertici dell'Asl Sa1 e sulle scrivanie dei sindaci di Cava e della Costiera Amalfitana.