Tu sei qui: CronacaPalermo, sequestrati oltre 11 milioni di prodotti da fumo illegali: smantellata un’intera filiera del contrabbando
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 21 ottobre 2025 11:24:07
Un vasto sequestro di oltre 11 milioni di prodotti da fumo illegali è stato eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, che hanno smantellato una rete di importazione e distribuzione di prodotti di contrabbando attiva nel capoluogo siciliano e nella provincia. Denunciati l'importatore e i titolari di 11 esercizi commerciali, accusati di aver immesso sul mercato articoli privi di autorizzazione e licenza di vendita.
L'operazione, condotta dal Gruppo Pronto Impiego, ha portato al sequestro di circa 770 chilogrammi di sigarette elettroniche, cartine e filtri, per un valore commerciale di oltre un milione di euro. Secondo le stime, la merce sequestrata avrebbe potuto generare un'evasione fiscale di circa 120 mila euro derivanti dall'imposta sui consumi.
L'indagine è nata dall'analisi dei flussi di importazione di prodotti da fumo attraverso i principali spedizionieri cittadini. I finanzieri hanno scoperto un vero e proprio canale parallelo di distribuzione gestito da società riconducibili a soggetti extracomunitari, completamente fuori dal circuito autorizzato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
L'unico grossista individuato, con sede a Partinico, riforniva una rete di negozi di oggettistica e articoli per la casa privi di licenza di vendita. Durante i controlli, i militari hanno scoperto che in molti punti vendita i prodotti venivano occultati sotto i banconi o in magazzini secondari, pronti per essere venduti senza il pagamento delle imposte dovute.
Oltre al sequestro della merce, i titolari degli 11 esercizi commerciali sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria. Le loro posizioni saranno anche segnalate all'Agenzia delle Dogane per l'applicazione delle sanzioni amministrative accessorie, che potranno includere la chiusura dei locali.
La Guardia di Finanza sottolinea che la vendita di prodotti da fumo attraverso canali non autorizzati espone i consumatori a seri rischi per la salute, in particolare i più giovani, attratti da prezzi bassi ma ignari dell'assenza di controlli sulla qualità dei prodotti.
Secondo gli investigatori, si tratta di una nuova forma di contrabbando, che ha sostituito le tradizionali "bionde" con sigarette elettroniche e prodotti da fumo alternativi, più moderni ma non meno pericolosi.
Le autorità precisano infine che le ipotesi di reato sono al momento oggetto di indagine e che la responsabilità degli indagati sarà accertata solo con sentenza definitiva.
Fonte: Il Vescovado
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