Rimane in carcere il ginecologo di Cava de' Tirreni accusato di violenza sessuale su una paziente. A deciderlo è stato il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore, che ieri - 23 dicembre - ha rigettato la richiesta dell'avvocato della difesa di sostituire la detenzione in carcere con quella ai domiciliari.

Il medico era stato arrestato una settimana fa a seguito della denuncia presentata da una paziente di origine straniera. Secondo quanto riportato, la donna avrebbe accusato il professionista di avances inappropriate e molestie sessuali avvenute durante una visita nel suo studio privato, lo scorso 30 luglio.

Nei giorni scorsi, il ginecologo è stato interrogato presso la Procura di Nocera Inferiore, respingendo fermamente ogni accusa. Tuttavia, il Gip ha confermato la misura cautelare in carcere, ritenendo sussistenti le esigenze di custodia per la gravità delle accuse e per evitare il rischio di reiterazione del reato.

Intanto, la gestione dell'Azienda universitaria ospedaliera di Salerno torna al centro delle polemiche. Mario Polichetti, responsabile nazionale per il comparto Sanità dell'Udc, in una nota esprime la propria indignazione nei confronti del manager Vincenzo D'Amato, attualmente in pensione ma ancora alla guida dell'Azienda: "È inaccettabile che un manager resti immobile di fronte a una situazione tanto critica. Il Pronto soccorso è al collasso, le liste d'attesa per visite e prestazioni raggiungono tempi inaccettabili con una media di tre mesi, e di fronte a gravi episodi che coinvolgono i dipendenti, vedi l'ultimo caso riguardante un ginecologo di Cava de' Tirreni finito in carcere perché accusato di aver palpeggiato una paziente, resta in silenzio. Tutto questo non è degno della sanità pubblica salernitana".

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