Sono esattamente otto anni che è stato eretto il muro che per circa 400 chilometri rinchiude ed isola i territori palestinesi in Cisgiordania. Un muro dimenticato, un muro da ricordare e da abbattere, per ricreare in Pace le premesse del Grande Sogno: “Israele e Palestina: due popoli due stati”.

L’Italia si sta impegnando per l’acquisto di aerei da guerra F 35. Aerei e spese di guerra, non di pace. Spese enormi, circa 15 miliardi di euro! Un’enormità sempre, a maggior ragione in questi tempi di crisi. Noi diciamo no a tutto questo. Immaginiamo quante cose utili si potrebbero fare con questa cifra. Chiediamo ai nostri parlamentari di ripensarci?

È sempre più diffuso tra i più giovani l’uso di armi giocattolo e di giochi in cui ci si diverte ad uccidere. Qualcuno dice che è uno sfogo innocuo della propria aggressività. Noi pensiamo che alimentino una formazione all’aggressività ben poco innocua. Non sarebbe più educativo gettarle queste armi?

I media privilegiano sempre il dolore e la violenza e gli “effetti speciali” e mettono in ombra le azioni solidali, più silenziose, ma molto più costruttive. Perché non inviare una lettera ai direttori di tv e giornali, sostenuta da una raccolta di firme dei cittadini, per aprire una finestra sulla speranza, dedicando spazio anche alle buone notizie? Perché il male deve fare notizia e il bene no?

Di tutto questo parleremo, informeremo, discuteremo, faremo proposte e chiederemo adesione nel pomeriggio-serata di sabato 26 marzo, in Piazza Duomo, intorno ad un ideale ponte di Pace, nel corso della manifestazione “Ponti e non muri”. La manifestazione sarà preceduta venerdì 25 marzo, alle ore 21 nella Cattedrale, da una Veglia di preghiera per la Pace.

Vienici a trovare. Non troverai segni di potere, ma il potere dei segni. E, insieme, il segno sarà sempre più forte. Hanno aderito: Caritas Diocesana Amalfi-Cava ed Assopace.

Punto Pace di Cava de’ Tirreni - Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la Pace