Si era sempre professato innocente, poi la condanna a quattro mesi di reclusione agli arresti domiciliari. Ma alla fine la verità è venuta a galla: Vincenzo Marzano, 19enne, è innocente.

Tutto iniziò la sera del 23 settembre 2017 nell'area Metropark, il parcheggio vicino alla stazione, quando una coppia venne minacciata e derubata da un giovane con una pistola "soft air". Il rapinatore, assistito da un complice che faceva il palo all'uscita dalla stazione, sembrò averla fatta franca, ma tempo dopo, in seguito alla denuncia della coppia e alle indagini delle forze dell'ordine, venne individuato ed interrogato.

Dopo diversi interrogatori, il malvivente indicò Vincenzo come suo complice. Un accusa pesante per il 19enne che, nonostante i tentativi di dimostrare la sua innocenza, venne accusato di correità e costretto agli arresti domiciliari, dal 13 ottobre 2017 al 22 febbraio 2018.

In quei giorni difficili, però, Marzano poté contare sul suo avvocato, Giovanni Giola, il quale dispose una perizia per dimostrare l'innocenza del suo cliente e la sua assenza dalla scena del crimine. Con l'aiuto di alcuni testimoni e delle telecamere di sicurezza presenti nell'area Metropark, le prove a favore di Marzano si fortificarono e quest'ultimo, dopo aver scelto di non patteggiare, venne assolto dal giudice Paolo Valiante per "non aver commesso il fatto".