Tu sei qui: CronacaRagone, il ricordo di Livio Trapanese
Inserito da (admin), giovedì 4 novembre 2010 00:00:00
Sì, cari concittadini, nostro malgrado, è così! Antonio Ragone, “il presidente”, questo è lo pseudonimo datogli dall’universo sportivo, in sommesso silenzio, com’era nel suo quotidiano agire, prima dell’alba di ieri ha lasciato questa terra, per unirsi ai suoi cari ed a quanti l’hanno preceduto nel Paradiso Celeste.
Sin dal 1962, anno di fondazione dell’Associazione podistica “Mario Canonico San Lorenzo”, il presidente Ragone è stato l’instancabile animatore dell’annuale mondiale appuntamento cavese, che dall’alba degli anni ’60 principiò con la sola partecipazione dei giovani della Parrocchia di San Lorenzo, proseguito poi con gli atleti cavesi ed in seguito con quelli della provincia, regione, nazione e, da diversi lustri, del mondo, non disdegnando di ospitare i corridori delle forze armate, di polizia e del mondo dello spettacolo, testimoniato dalla campionessa del salto in alto della Guardia di Finanza, la cavese Antonietta Di Martino, e dalla nota cantante (priva della vista) Annalisa Minetti, quest’ultima “testimonial” delle Fiamme Gialle capitoline.
L’addolorata comunità cavese si è stretta intorno alla consorte, l’amabile signora Giovanna, schiva “stilista cavese”, nota per aver donato a tante giovani donne il filantropico amore per l’arte sartoriale, le figlie Anna e Fiorentina, coi rispettivi consorti Giovanni e Ciro, i preziosi nipoti Valerio, Cinzia e Chiara ed il folto stuolo di amici e parenti.
“Una pasta d’uomo, un signore, un essere umano d’altri tempi, al quale era impossibile rivolgere il saluto per primi”, ha dichiarato l’emozionato e vicino alimentarista Marcello Pignataro. “Una persona il cui stampo s’è perso nell’oscurità del lontano passato”, ha proseguito il giovane Marcello.
Per oltre dieci lustri Antonio Ragone è stato l’amico, il riservato consigliere, il paciere e non solo della comunità del rione San Lorenzo, accogliendo giovani e meno giovani nel suo luminoso salone di barbiere, sito accanto alla chiesa parrocchiale dell’amena località cittadina, ai piedi del Colle di Sant’Adjutore.
L’abitazione del “presidente” di Via Carlo Santoro, al diffondersi della triste notizia, è divenuta meta di una infinità di affezionati conoscenti, recativisi per porgergli l’estremo commosso saluto. “Non solo io che sono il suo figlioccio, ma molti di noi”, ha dichiarato il fedele Antonio Del Pomo, segretario della storica associazione sportiva metelliana, “dobbiamo tantissimo al presidente Ragone, essendo stato per noi il faro, la guida, l’esempio nel quotidiano agire”.
Pasquale Scarlino, a nome suo personale e del Centro Sportivo Italiano Regionale, ha dichiarato: “La Città di Cava de’Tirreni e la sana competizione sportiva, che da anni vede coinvolti tantissimi ragazzi delle scuole medie, piange una persona che munita della sola umiltà, ha saputo imprimere un’eco mondiale ad un evento parrocchiale”.
Con la dipartita del presidente Ragone, come quella dell’amico Giuliano Ferrara e tant’altri emeriti figli di questa nostra amata città, passa ai posteri un’altra pagina di storia cittadina. A noi, sulla scia dei loro preziosi insegnamenti, l’onore di proseguire l’interrotta incombenza da questi svolta, rimembrando che il presidente Ragone, ideatore e propulsore della Podistica San Lorenzo, nel 2011, in occasione della 50ª edizione e del millenario dell’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità, taglierà il nastro di partenza aleggiando accanto al volto santo di Dio.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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