Tu sei qui: CronacaRifiuti tossici, il sindaco dispone un immediato monitoraggio
Inserito da (admin), mercoledì 5 gennaio 2011 00:00:00
Dopo l’allarme lanciato dal Circolo SEL Cava e la denuncia alla Procura della Repubblica presentata dal consigliere comunale Michele Mazzeo, sulla vicenda rifiuti tossici in città scende in campo il sindaco Galdi.
Il primo cittadino ha chiesto in una nota indirizzata al dirigente del settore “Pianificazione e Tutela del Territorio e dell’Ambiente”, ing. Luca Caselli, “l’immediato avvio di una procedura di monitoraggio dell’intero territorio comunale, volta ad accertare, attraverso l’impiego di strumenti tecnologici adeguati a tali indagini, l’esistenza nel sottosuolo di quantitativi di rifiuti tossici abbandonati”.
E’ la risposta del sindaco alla denuncia avanzata nei giorni scorsi dal Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà - Anna Politkovskaja relativa alla presunta esistenza di “600 barili di rifiuti tossici trasferiti a Cava de’ Tirreni da una ditta piemontese e mai smaltiti”. Denuncia che di seguito vi riproponiamo integralmente:
«Nel dicembre del 1989 a Cava de’ Tirreni furono scaricati oltre 600 barili di rifiuti tossici da una ditta piemontese: l’ECOMOVIL. A causa degli ingenti costi di smaltimento (circa 1,5 miliardi delle vecchie lire), le amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra che si sono alternate dal 1989 al 2010 hanno fatto “orecchie da mercante”, lasciando che tali rifiuti sedimentassero nei terreni della valle metelliana. Frazioni come Rotolo, l’Annunziata, San Pietro e Santa Lucia sono stracolme di barili tossici che a distanza di oltre 20 anni non sono stati smaltiti.
La situazione conosciuta da tutti i politici e cittadini è coperta da un velo di sana omertà: tutti sanno, ma nessuno si fa promotore di un’azione nei confronti di questo scempio per l’ambiente e per la salute dei cittadini cavesi. Eppure i dati relativi alle malattie oncologiche della cittadinanza cavese (soprattutto tra i bambini) sono tra i più alti fra i paesi della provincia. Questo dovrebbe far riflettere.
Prima che la situazione degeneri maggiormente occorre prendere dei provvedimenti.
Bisogna individuare i barili, censirli e provvedere anche con aiuti governativi allo smaltimento. Siamo seduti su una bomba ecologica. Non aspettiamo che esploda per fare qualcosa. Il Circolo SEL - Anna Politkovskaja di Cava de’ Tirreni è disponibile ad un confronto con l’attuale Amministrazione affinché seduti tutti ad un tavolo comune si cominci a risolvere la problematica esposta».
Fonte: Il Portico
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