Tu sei qui: CronacaTaranto, ritrovate 90 auto cannibalizzate e abbandonate in un’area recintata di circa 1600 mq
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 26 marzo 2025 09:03:05
Una vera e propria discarica di autovetture ridotte ormai anche in minimi pezzi, sparsi all'interno di un'area recintata di circa 1600 mq, è lo scenario che si è presentato agli occhi dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Taranto, impegnati nei controlli ad autodemolitori e officine meccaniche, nella zona industriale di Sava.
I militari dei Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Taranto e del Nucleo di Manduria, grazie anche a riprese dall'alto, hanno accertato da subito la presenza di autovetture fuori uso o smontate e ormai abbandonate nel sito, ubicato lungo la S.S. 7ter, da diversi anni oltre che di un quantitativo imprecisato di parti meccaniche di diversa tipologia (ruote, parabrezza, motori, sedili, marmitte, etc) sparse alla rinfusa sul terreno nudo o all'interno di altre carcasse di autovetture.
Su alcune di queste parti erano ancora affisse le vecchie targhe. Tutti questi rifiuti erano depositati su di un'area priva di qualsiasi sistema di raccolta o contenimento dei pericolosi liquidi e olii, in un contesto generale di degrado ambientale, con il conseguente rischio di contaminazione del suolo e del sottosuolo. Un più approfondito controllo ha consentito di appurare come non sussistesse alcuna autorizzazione per l'esercizio di una specifica attività di demolizione o recupero materiali ferrosi e che la stessa area non fosse nemmeno classificata come centro di raccolta o discarica. Il sito è risultato gestito ad un imprenditore locale che risultava intestatario di sola attività di vendita di auto usate.
Inoltre, nei pressi dell'autosalone dello stesso imprenditore, ubicato in città, venivano individuate altre due aree intestate allo stesso soggetto, risultate nelle stesse condizioni del primo: numerosi veicoli in stato di abbandono, parti di auto ovunque, nonché rifiuti di vario tipo, in un totale e diffuso stato di degrado e di rischio di contaminazione del terreno.
I militari hanno proceduto a deferire alla Procura della Repubblica di Taranto, per il reato di discarica non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (articolo 256 comma 3 del D.Lgs. 152/2006) e per l'esercizio abusivo di attività di demolizione e recupero di veicoli (a norma sempre del D.Lgs 152/2006 nonché del D.Lgs. 209/2003), un cittadino italiano di 61 anni. Inoltre, i militari hanno sottoposto a sequestro preventivo i tre siti, aventi una superficie totale di circa 2800 mq, e i diversi materiali all'interno.
Fonte: Positano Notizie
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