Sembrerebbe proprio non andare giù a nessuno l’idea, promossa dal sindaco Marco Galdi, di istituire un Casinò a Cava de’ Tirreni. Non solo esponenti politici, ma anche e soprattutto commercianti, rappresentanti di categoria e privati cittadini non hanno nascosto il proprio mal di pancia al progetto presentato alcuni giorni fa dal primo cittadino metelliano come toccasana alla pesante situazione economica locale.

Diversi, infatti, i disappunti evidenziati a quella che in sostanza si presenterebbe come una grande sala da giochi e non un vero e proprio Casinò stile Sanremo o Montecarlo. Un’ipotesi, quest’ultima, che sarebbe da non scartare secondo il consigliere di minoranza Michele Mazzeo, il quale ha comunque bollato negativamente il progetto dell’Amministrazione, ritenuto così come presentato non la prima scelta per la ripresa dell’economia cittadina.

Ben più duro, invece, il parere degli esponenti del PD, Enzo Servalli e Pasquale Scarlino. Secondo il primo si tratterebbe di un’ipotesi bizzarra, assolutamente improponibile in un periodo storico come quello attuale e che farebbe allontanare l’attenzione dai problemi ben più gravi per la comunità metelliana. Sulla stessa lunghezza d’onda Pasquale Scarlino, secondo cui l’idea del Casinò sarebbe l’emblema della mancanza di una vera programmazione dell’Amministrazione civica, tesa ad occultare le reali necessità di una governo privo di progettualità.

Un “no” secco alla realizzazione del Casinò in città è giunto anche dalla maggior parte dei commercianti locali e dalla Confesercenti Cava, che ha etichettato come non perseguibile la strada tracciata dal sindaco Galdi anche alla luce delle responsabilità e dei costi aggiuntivi che l’opera comporterebbe in tema di sicurezza.