Interrogazione-raccomandazione rivolta dal consigliere comunale Pasquale Scarlino al sindaco Marco Galdi ed al presidente del Consiglio comunale, Antonio Barbuti, in merito alla “vicenda Soget” ed ai disservizi creati alla cittadinanza dalle verifiche delle metrature ai fini della riscossione di Tarsu ed ICI. Leggiamo insieme:

«Ill.mo Signor Sindaco, Signor Presidente, facendo seguito ad una mia precedente raccomandazione fatta in Consiglio comunale riguardante la società affidataria del Servizio per la riscossione Tarsu ed Ici, a cui mi fu data una risposta tecnica ma non del tutto esaustiva, il sottoscritto a nome e per conto del gruppo consiliare del Partito Democratico, alla luce delle innumerevoli contestazioni da parte dei cittadini e di alcune situazioni paradossali che mi hanno visto coinvolto in prima persona, in quanto interpellato da singoli cittadini che si sono visti addebitare con la stessa aliquota delle pertinenze (box, cantine ed altro) oppure attraverso misurazioni non del tutto conformi a quanto la legge prevede (balconi che sono stati ritenuti verande, ecc.), mostrando poca professionalità o quantomeno poca conoscenza della materia da parte degli addetti della Società,

C H I E D E di conoscere se la Società all’atto dell’assunzione temporanea di alcuni suoi collaboratori abbia provveduto a far svolgere un minimo di corso a questi lavoratori e con quale criterio siano state scelte le persone, provvedendo a mostrare al sottoscritto l’elenco delle persone chiamate a collaborare.

Inoltre, considerato il momento alquanto difficile che il semplice cittadino sta attraversando per la congiuntura economica in atto, prevedere se ciò non è stato ancora fatto, la rateizzazione delle somme dovute.

Nelle more invitiamo altresì l’Amministrazione a disporre una migliore organizzazione del servizio soprattutto relativamente all’accoglienza, complimentandoci tra l’altro per l’alta professionalità dimostrata dal personale “comunale” degli uffici preposti».

Il Consigliere Comunale Pasquale Scarlino