Emozione e gratitudine hanno accompagnato la cerimonia con cui Minori ha celebrato il centesimo compleanno di don Peppino Gambardella, figura di grande spessore umano e culturale. Nato a Napoli nel 1925, ma profondamente legato alle sue radici nella "Città del Gusto", ha sempre custodito con affetto la memoria e l'anima del paese, rendendole omaggio nei suoi numerosi disegni e dipinti.

La sua opera artistica, coltivata con dedizione, ha saputo raccontare la bellezza e la spiritualità di Minori. Tra i contributi più preziosi resta viva la memoria della storica realizzazione del tappeto del Giovedì Santo nella Basilica di Santa Trofimena, testimonianza della sua fede e del suo attaccamento alla vita religiosa della comunità.

Accanto alla passione per l'arte, Gambardella ha svolto una lunga carriera come chimico presso il Laboratorio Chimico delle Dogane, specializzandosi negli oli minerali. Nel 1980, il presidente della Repubblica Sandro Pertini gli conferì l'onorificenza di Commendatore della Repubblica, riconoscendo il valore del suo percorso professionale.

Nella sua casa, circondato dai familiari, don Peppino ha ricevuto la visita del sindaco Andrea Reale, che a nome dell'Amministrazione comunale gli ha consegnato una pergamena celebrativa, interpretando i sentimenti di tutta la cittadinanza. Un momento reso ancora più speciale dalla presenza del parroco, don Ennio Paolillo, degli amici di famiglia e dai parenti, che hanno brindato con lui davanti a una torta impreziosita dalle candeline del traguardo dei cento anni.

«Auguri, don Peppino - ha scritto il Comune di Minori in un messaggio firmato da tutta l'Amministrazione Comunale -. Che questa sia soltanto l'aurora di una lunga giornata, proiettata verso un futuro sereno e ricco di speranza, nella gratitudine per un passato luminoso».