Tu sei qui: Economia e TurismoConsiglio di Stato azzera concessioni balneari, concessa proroga fino al 2023: 30mila imprese campane a rischio
Inserito da (Maria Abate), venerdì 12 novembre 2021 09:54:26
Nel 2020 il Decreto Rilancio (governo Conte) prorogava per altri 13 anni, ossia fino al 2033, le concessioni demaniali marittime in Italia, in violazione della tanto contestata (da balneari e ambulanti italiani) direttiva Bolkestein.
La sentenza in questione, già nel 2016, aveva detto che la proroga delle concessioni agli stabilimenti balneari viola le norme Ue sulla concorrenza, precisando che il rilascio delle autorizzazioni per lo sfruttamento economico delle spiagge «deve essere oggetto a una procedura di selezione tra i potenziali candidati, che deve presentare tutte le garanzie di imparzialità e trasparenza, in particolare un'adeguata pubblicità».
Nel Ddl Concorrenza, approvato il 4 novembre scorso, si prevede una "mappatura" di tutte le concessioni balneari esistenti, che consenta di fare un'operazione trasparenza in vista di una futura riforma. In parole povere, si cercherà di avere un quadro chiaro di chi le detiene, da quanto tempo e a quale costo.
«Siamo al corrente degli ultimi sviluppi in Italia sulle concessioni balneari», ha commentato una portavoce della Commissione europea. «È una prerogativa italiana decidere come procedere sulla riforma, ma è altrettanto importante - ha aggiunto - che le autorità italiane mettano rapidamente in conformità la loro legislazione, e le loro pratiche relative alle attribuzioni delle concessioni balneari, con il diritto europeo e la giurisprudenza della Corte di Giustizia».
Per evitare la "messa in mora", l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, il 9 novembre scorso, ha quindi deciso di allinearsi alla direttiva europea azzerando le concessioni balneari.
Ma, al contempo, ha concesso una proroga fino al dicembre 2023 delle concessioni balneari, con l'obiettivo di «evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere».
Dopodiché bisognerà indire la gara. E adesso è in ballo il futuro di 30mila imprese, che svolgono la propria attività lungo il demanio marittimo.
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Fonte: Occhi su Salerno
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