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Tu sei qui: Economia e Turismo«Costiera Amalfitana, un avvio di stagione 2025 tra luci e ombre»: le dichiarazioni di Ambrogio Carro

Economia e Turismo

Ambrogio Carro analizza l'avvio della stagione turistica 2025 in Costiera Amalfitana, segnato da un calo delle presenze americane e criticità nel settore extra-alberghiero.

«Costiera Amalfitana, un avvio di stagione 2025 tra luci e ombre»: le dichiarazioni di Ambrogio Carro

Il commissario regionale al Turismo di Federcomtur, Ambrogio Carro, evidenzia le difficoltà che la Costiera Amalfitana sta affrontando in questa stagione turistica, con un calo delle presenze di turisti americani a causa dei dazi, una riduzione delle spese dei clienti e problematiche legate alla carenza di personale qualificato. Tra le sfide, la riconversione di strutture extra-alberghiere in alloggi per i lavoratori e il bisogno di formazione per i dipendenti.

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 10 giugno 2025 10:32:08

L'avvio della stagione turistica 2025 in Costiera Amalfitana, purtroppo, non sembra vivere sui fasti degli anni precedenti, con luci e ombre che segnano un periodo di "normalizzazione" rispetto al boom del post-Covid. A fare il punto della situazione, Ambrogio Carro, imprenditore positanese e commissario regionale al Turismo di Federcomtur, che analizza il momento delicato del settore, in un'intervista su "L'Ora".

"Se in un primo momento con la vittoria di Trump avevamo una visione differente, in quanto, a differenza del suo primo mandato che diede la possibilità a molti americani di risparmiare sulle tasse, il gioco dei dazi ha inevitabilmente creato delle problematiche", afferma Carro, spiegando come la politica economica abbia avuto un impatto diretto sulle presenze dei turisti americani. "La maggior parte degli statunitensi costruisce i suoi fondi pensione sui titoli. Dunque quest'azione ha frenato la presenza di turisti americani già in aprile e maggio", aggiunge, sottolineando il calo delle presenze di questa importante fetta di clientela.

Secondo Carro, se in termini di ristorazione la stagione sembra allineata ai livelli dello scorso anno, "le strutture ricettive accusano un notevole calo delle presenze, specie nelle zone periferiche". Un dato che non sorprende, considerando la crescita delle presenze "mordi e fuggi" e la flessione del settore extra-alberghiero, con il conseguente calo del tasso di occupazione nelle strutture periferiche come Montepertuso o Nocelle. "Molte strutture extra-alberghiere si stanno riconvertendo in foresterie, alloggi per i lavoratori", racconta Carro, con un riferimento preciso alla necessità di trovare soluzioni per il personale che arriva da fuori.

Il calo della capacità di spesa della clientela è un altro aspetto cruciale. "La clientela cerca, mediamente, di ottimizzare i costi", conferma l'imprenditore. "Non sono mancati clienti stranieri che hanno ordinato la tap water, acqua di rubinetto. Purtroppo sì, si lavora molto di più: la clientela è particolarmente nervosa, e il conto medio si è ridotto anche parecchio rispetto al recente passato".

Carro non risparmia critiche anche sul fronte gestionale e delle risorse umane. "La burocrazia inevitabilmente ci pone molte difficoltà: le problematiche sono innanzitutto di carattere gestionale. Inoltre, sopportiamo costi notevoli per le materie prime e per il personale, oltre che per la sua gestione". E aggiunge: "Si fa fatica a trovare dipendenti con un'adeguata professionalità, a tutti i livelli. Occorrerebbe una formazione seria, e ciò costringe gli imprenditori a stare in azienda dalla mattina alla sera, impegnandosi in prima persona per l'attività".

L'imprenditore conclude con un invito a riflettere sulla situazione del personale, aggiungendo che occorrerà "fare una riflessione su questo aspetto", mettendo in evidenza una sfida che il settore turistico dovrà affrontare in futuro, se vuole mantenere alta la qualità dei servizi offerti.

 

(Foto: Massimiliano D'Uva)

Fonte: Il Vescovado

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