Tu sei qui: Economia e TurismoDe Cesare sulla strada della Cavese
Inserito da (admin), venerdì 19 settembre 2003 00:00:00
Nell'esilio di Eboli (perdurando l'indisponibilità del "Lamberti" per gli allenamenti) la Cavese di Silva cerca di trovare al suo interno il clima giusto per mettersi alle spalle le delusioni delle due ultime gare di campionato e le polemiche alimentate dalle rispettive sconfitte incassate. Massimo Silva le sta studiando tutte per far quadrare il cerchio. Sott'accusa la difesa, per le quattro reti incassate a Frosinone e per le sei in totale nelle prime tre uscite di campionato. Ma, probabilmente, non è solo nel reparto arretrato che bisogna lavorare. Un filtro migliore a centrocampo, infatti, aiuterebbe il modulo ad uscire indenne da altre battaglie. In vista del delicato match di domenica prossima al "Simonetta Lamberti" - arriva lo "spauracchio" Palmese di Chiancone, di De Cesare e del presidente Song - un test tutto in famiglia, quello consumato ieri sull'erba eburina del "Dirceu". Tutti gli arruolabili hanno partecipato ai due tempi contro i ragazzi di mister Grottola. Una pioggia di gol per la Cavese senior, con in evidenza Genny Del Prete, Tortora, Bondi e Scichilone, andati a rete a più riprese. Ancora a mezzo servizio Schicchi, per evitare affaticamenti ed il riacutizzarsi del problema al ginocchio, che l'ha tenuto forzatamente a riposo da qualche settimana a questa parte. Stessa sorte, ieri, anche per il centrocampista D'Amico, che risentiva di un fastidio muscolare.
AL "LAMBERTI" ARRIVA DE CESARE
Sulla strada della Cavese un grande ex: Ciro De Cesare, leader della Palmese dei cinesi. «Avrò la pelle d'oca. Desidero un mondo di applausi, perché torno a casa mia»
Quand'era in erba, la Salernitana non ebbe il coraggio di puntare su di lui. Salvo, ovviamente, ricredersi nel tempo. Lo fece scappare alla Cavese. In 5 lunghi anni (1990-95), il "toro di Mariconda" spiccò il volo verso lidi più prestigiosi. Boys Caivanese, Turris, Casarano, Salernitana, Chievo Verona, Siena, La Spezia ed infine Como e Piacenza in A. Un mese fa, dopo 16 partite e 3 gol nella massima serie, era in ritiro col Piacenza. Si preparava ad un anno importante, ad un campionato di B per risalire subito in A. All'improvviso, anzi a sorpresa, è arrivata la Palmese dei cinesi. Un paio di giorni di trattative ed è successo quello che nessuno avrebbe osato credere: De Cesare ha accettato di scendere in C2. In 2 partite già 3 gol. Ora è capocannoniere e leader della squadra. Di solito, i calciatori fanno salti mortali per salire di categoria. Lui ha fatto la scelta opposta. Perché? «Non c'è un perché - risponde il bomber di Mariconda - ed onestamente non ho mai capito quando è scattata la molla di questa trattativa. Diciamo che c'entra un pò la famiglia. Abito a Pagani. Stare lontano nel tempo pesa, specie quando hai un figlio piccolo». Ma è solo questo, Ciro? Quanto c'entrano Song e la Palmese? «Beh, c'entrano molto - continua - mi hanno fatto una proposta seria. Mi hanno tracciato soprattutto un programma serio. Ci ho creduto, mi è entrata subito nella pelle questa nuova sfida. Guardate che non scherziamo alla Palmese, è vero che cerchiamo la B in 2-3 anni». Appena messo piede nello spogliatoio, si è visto eleggere capitano. Da due domeniche tira il carro della Palmese come un ragazzino. Come quand'era alla Cavese, dove domenica ritornerà per un derby eccitante. «Non lo posso negare, è la prima volta che torno a Cava dopo tanti anni. A Salerno, nella mia città, è già accaduto. So già come vanno queste cose: all'inizio abbracci, applausi e baci, poi, via via, specie se va storta, fischi a volontà. Magari a Cava sarà un tantino diverso. Conservo dei ricordi che non si dimenticano». Cosa ti aspetti? «La verità? Mi aspetto di sentire la pelle d'oca. Desidero un mondo di applausi, perché torno a casa mia. Sono felice di trovarli sempre nel calcio professionistico. Spero che non me ne vogliano se vesto un'altra maglia. È il calcio, questo. Ora sto alla Palmese. Ci sto convinto e...». Dillo, allora, domenica cosa vorresti fare? «Voglio mettere ancora la palla dentro - conclude - e non sentirmi odiato. Ho un progetto con la Palmese, un grande progetto che è appena stato avviato. Ora giochiamo due partite di fuoco: la prima a Cava, lunedì l'altro a Brindisi. Dunque, in tutta sincerità, un minuto dopo che comincia la partita, non penserò più a niente». Si dice così, ed è naturale che sia così. Ma, sotto sotto, Ciro De Cesare, il "toro di Mariconda", la Cavese la porta sempre nel cuore.
Fonte: Il Portico
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