Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli chiude ai tifosi
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 28 febbraio 2003 00:00:00
È di ieri la decisione del Napoli di non far entrare più tutti i giorni i tifosi durante gli allenamenti della squadra. La società, dopo aver interpellato Scoglio, motivandogli la decisione, ha fatto sapere: «Avvertiamo la tifoseria che, per questioni logistico-organizzative, l'accesso del pubblico al Centro Paradiso in occasione degli allenamenti della prima squadra sarà limitato esclusivamente al giovedì. In tutti gli altri giorni, gli allenamenti si svolgeranno a porte chiuse. Saremo grati alla tifoseria per la collaborazione che potrà fornire circa l'osservanza della presente disposizione, evitando pressioni ed assembramenti davanti ai cancelli». Si avvicina, intanto, la gara con il Bari, in programma lunedì in posticipo serale. Ieri il tecnico Franco Scoglio ha provato schemi e soluzioni prima in una seduta di allenamento mattutina, successivamente in un test pomeridiano, disputato a Soccavo alla presenza di circa 200 spettatori, contro la Viribus Unitis. 2-1 per il Napoli il risultato finale, con le reti realizzate da Stellone e Montezine nel primo tempo e da Parentato per i vesuviani nella ripresa. All'incontro non hanno preso parte Vidigal per un'infrazione intercostale, Sesa per un'infiammazione al ginocchio destro e Pasino per un fastidio al tendine di Achille sinistro. Scoglio ha così schierato la squadra azzurra nel primo tempo: Mancini; Baldini, Bonomi, D'Angelo; Montervino, Martinez, Marcolin, Montezine, Bocchetti; Dionigi e Stellone. Nel secondo tempo, sono subentrati Manitta per Mancini, Troise per D'Angelo, Saber per Martinez, Stendardo per Bocchetti e Floro Flores per Montezine. Oggi è in programma per gli azzurri una seduta di allenamento pomeridiana, nel corso della quale saranno meglio valutate le condizioni di Vidigal, Saber e Pasino.
BARI D'ASSALTO AL SAN PAOLO
Dopo la vittoria con il Genoa, il Bari vuole continuare la sua rincorsa. «A Napoli senza paura»: Tardelli gasa l'ambiente
L'urlo di Marco Tardelli scuote il Bari. Aspettando Napoli, trasferta forse decisiva per capire se la svolta è in atto. Dopo la vittoria sofferta con il Genoa, l'ex campione del mondo ha raccolto pregi e difetti della sua squadra e li ha rimescolati, gettando via il dubbio, l'ansia, la paura di volare e tant'altro. Contro Scoglio, il Bari non può sbagliare. Contro il Professore, Tardelli vuole raccogliere i frutti di un lavoro duro, oscuro, penetrante. «Siamo stimolati, caricati dall'ultima vittoria ottenuta con il Genoa. Ho capito una cosa molto importante: la mia squadra sa soffrire, tirare fuori l'orgoglio al momento giusto. Adesso stiamo attraversando un momento delicatissimo della nostra stagione, ma siamo sorretti dal fatto di essere riusciti a muovere la classifica». Convinto fino in fondo delle sue idee, dei suoi pensieri carichi di speranza. La paura? Ritrovare al San Paolo l'ombra sfuggente di un Bari che non ha ancora capito di che pasta è fatto. «Ci è già successo più volte in passato - ricorda Tardelli - di vincere e credere nel rilancio. Pensavamo di essere finiti sul trampolino di lancio, poi, invece, tutti siamo rimasti delusi. Stavolta, però, non deve succedere, non ce lo possiamo permettere. Non dobbiamo ricadere nei soliti errori. Per esprimere il meglio di se stessa, questa squadra ha bisogno di continuità di rendimento e di risultati». I nuovi punti di forza? Per Tardelli, uomo di campo e di spogliatoio, non esistono ricette particolari: «La voglia di emergere, di non mollare mai. Non sono banalità, ma pensieri forti, che ci possono permettere di crescere alla distanza». Il tecnico barese resta in silenzio pensando al Napoli, ferito a Cosenza e per questo ancora più arrabbiato. «Andiamo a Napoli per fare la nostra partita. Recupero elementi importanti e potrei affidarmi anche a qualche giovane. Partita difficile? Da qui alla fine, non vedo di certo gare semplici». Tra i pali potrebbe partire titolare Battistini. Ballottaggio in attacco, invece, tra Cordova e Valdes, mentre in difesa è arrivata l'ora del cileno Von Schwedler.
Fonte: Il Portico
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