Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese a ritmo di tango
Inserito da (admin), lunedì 19 luglio 2004 00:00:00
Con l'arrivo degli argentini Marchano ed Aguglia la Cavese chiude altri due capitoli ancora aperti nella costruzione della squadra affidata al tandem Campilongo-Pidone. Una punta ed un centrocampista che, stando alle credenziali presentate a Milano dal loro procuratore al presidente Cutillo, dovrebbero fare la differenza nel campionato di C2. Ma Dionisio non ha abbandonato altre piste per rafforzare il reparto di centrocampo. Il diesse aquilotto non ha perso le speranze di ingaggiare il forte De Rosa e di ottenere in prestito dalla Sampdoria il giovane centrocampista Claudio Costanzo. Venerdì scorso, intanto, è stato ingaggiato anche il portiere titolare per la stagione 2004/2005. E' l'esperto Roberto Mancinelli, 28 anni, di Albano Laziale. L'estremo difensore neo aquilotto era in scadenza di contratto al Teramo, società in cui ha militato nelle 2 ultime stagioni. Interessanti le sue annate al Castel di Sangro, nelle quali si è fatto apprezzare anche per le sue doti di uomo-spogliatoio. Per Sasà Campilongo e Roberto Pidone è l'elemento che potrà dare una garanzia di qualità e di rendimento per il reparto arretrato. Un bel colpo portato a segno dal diesse Dionisio, che aveva tallonato il portiere dovendo lottare contro altre concorrenti. Mancinelli è stato preferito sul filo di lana ad Armellini (Giulianova) ed all'italo-francese Basso (Chieti). Ha iniziato la carriera nelle giovanili della Lazio, per poi andare al Teramo immediatamente dopo. 3 stagioni per farsi le ossa e poi la maturità a Castel di Sangro, tra C1 e C2. La piazza di Teramo, però, dopo il suo ritorno nel campionato 2002/2003, si era fatta troppo stretta. E così, la decisione di mettersi di nuovo in gioco a 28 anni, salendo sulla nave aquilotta in un'avventura ricca di prospettive, come garantitogli da Dionisio e Campilongo. «Sono stato convinto con molta facilità - ammette Mancinelli - un po' perché conoscevo Dionisio ed un po' perché credo che possa andare molto lontano una squadra che ha puntato su un tandem di tecnici giovani, ma affamati di gloria. Un declassamento la C2? Assolutamente no, anche perché ora tra C1 e C2 la differenza sul piano tecnico è davvero ridotta al lumicino. E poi, quello che conta è la solidità di una società e, naturalmente, i suoi programmi. Da quanto ho capito, i programmi che hanno in mente a Cava sono interessanti ed intelligenti. Per questo ho accettato di vestire la maglia biancoblù». Cresce, intanto, la curiosità tra i tifosi aquilotti per il battesimo cittadino della nuova squadra, previsto per domani mattina al "Lamberti".
Fonte: Il Portico
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