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Napoli, nuovo ostacolo societario

Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 20 febbraio 2003 00:00:00

Il Napoli di Scoglio si allena e gioca pensando al prossimo impegno di domenica. Il Napoli di Naldi si affanna e cerca soldi per aggirare il prossimo ostacolo, che bisogna superare entro martedì 25 febbraio, giorno in cui ci sarà la seconda, e definitiva, convocazione di assemblea straordinaria per coprire le perdite e ricapitalizzare il club. E se quell'assemblea dovesse andare deserta, sarebbero guai seri per la società. Nel caso in cui un'assemblea straordinaria per copertura perdite e ricapitalizzazione non si costituisce, i sindaci e gli amministratori hanno l'obbligo di portare i libri contabili in Tribunale e la società viene considerata in liquidazione. Oggi Salvatore Naldi sarà a Roma. Pare che abbia un incontro decisivo col futuro socio, che non sarà la Marriott e che resta avvolto da un immenso alone di mistero. Oggi, a Roma, il presidente del Napoli avrebbe dovuto incontrare anche Giorgio Corbelli, con il quale sembrava ci fosse un accordo definitivo: «Ma quest'incontro - spiega Corbelli - non ci sarà. Gli incartamenti sono pronti, però mancano particolari decisivi alla chiusura della vicenda». Ed è proprio alla luce di questo passaggio che le nubi si cominciano ad addensare sulla società azzurra. Certo, perché l'accordo che doveva essere chiuso oggi fra il presidente del Napoli ed il patron di Telemarket prevedeva il definitivo passaggio di mano di quote azionarie della società lussemburghese che detiene la maggioranza del Calcio Napoli. Proprio quella società, la Napoli S.A., è l'azionista di maggioranza del club azzurro. E se l'azionista di maggioranza non dovesse presentarsi, l'assemblea non potrebbe avere luogo, con tutte le conseguenze del caso, che sarebbero devastanti per il futuro azzurro. Dunque, le quote azionarie restano divise com'erano prima, con la maggioranza (60%) nelle mani dell'imprenditore bresciano e la minoranza (40%) affidata alla Tiesse S.A., società anonima lussemburghese che fa capo proprio a Salvatore Naldi. Questo significa che deve esserci la volontà di Corbelli per costituire l'assemblea del Napoli e che dovrebbe essere lo stesso Corbelli a provvedere per il 60% alla copertura delle perdite ed alla ricapitalizzazione. Forse è proprio questo il passaggio della vicenda che è saltato con l'incontro di oggi fra Corbelli e Naldi e, forse, proprio questa difficoltà potrebbe stare alla base della mancata costituzione dell'assemblea della prossima settimana. Probabilmente, nell'incontro di questo pomeriggio, Naldi avrebbe dovuto dare garanzie definitive a Corbelli, che avrebbe dato, in cambio, la totalità delle azioni a Naldi. Così il discorso del ripianamento e della ricapitalizzazione sarebbe finito tutto sulle spalle dell'attuale presidente. Insomma, il Napoli si ritrova ad un bivio. Naturalmente, tutto è legato ai consueti problemi economici. L'assemblea straordinaria, infatti, è convocata per ripianare le perdite (che il Cda ha stimato in circa 18 milioni di euro), per ricostituire il capitale sociale e per ricapitalizzare fino ad un massimo di 10 milioni di euro. Un affare da circa 30 milioni, che dovrebbe gravare tutto sulle spalle di Naldi. Se l'assemblea si svolgerà regolarmente, non ci saranno problemi. Se non si farà, saranno problemi grandi. C'è, però, una terza via, quella di un'assemblea che si può aprire con la richiesta di rivedere i conti alla luce del nuovo "decreto salvacalcio", che potrebbe salvare anche il Napoli. Non resta che attendere.

DIONIGI VUOLE STELLONE CON LUI

Come Pasino, anche Dionigi non sembra convinto del modulo più coperto, con l'esclusione di Stellone, che Scoglio potrebbe utilizzare a Cosenza

Stellone rimane fuori dal Napoli. Ancora ieri il capitano è rimasto a guardare. Piccoli problemi fisici gli hanno impedito allenamenti seri negli ultimi due giorni ed hanno consentito a Scoglio di fare le prove generali del Napoli così come l'aveva in mente già da qualche tempo: due soli attaccanti, Dionigi e Pasino, con quest'ultimo piazzato alle spalle del primo. Ieri pomeriggio, nel freddo di Paestum, contro il Gelbison Vallo, Scoglio ha deciso di osare la novità. Tre difensori (Stendardo, D'Angelo e Bonomi), cinque centrocampisti (Martinez, Vidigal, Marcolin, Montervino e Bocchetti) e due soli attaccanti, Pasino e Dionigi. Nella ripresa cambi a ripetizione, con spazio per tutti gli altri, compreso il portiere Manitta. Risultato finale 6-0 (doppiette di Dionigi e Montezine, più una realizzazione a testa per Pasino e per Sesa). Indicazioni più che precise per il futuro prossimo: Stellone in disparte e Dionigi pronto a segnare: «Ma io, per abitudine, dico che fino alla domenica mattina - spiega con sincerità Davide Dionigi - non c'è nulla di certo né di definito. Conoscete l'allenatore, non consente di capire in anticipo quali saranno le sue mosse». Dionigi, insomma, non vorrebbe sbilanciarsi sul nuovo assetto che Scoglio si sta inventando per il Napoli. «Si può dire che, praticamente, non l'abbiamo mai provato. Mi sembra difficile che l'allenatore possa chiederci di scendere in campo a Cosenza con una struttura di gioco che abbiamo appena accennato». Insomma, Dionigi sembra deciso a bocciare il Napoli più coperto e meno audace che si prospetta per la trasferta di Cosenza: «No, attenzione, io non boccio proprio niente. Magari è anche una scelta giusta, quella di andare in trasferta, contro una squadra che ha disperato bisogno di punti, e mettersi al riparo, anche perché subito dopo c'è il Bari in casa e bisogna cercare di fare punti». Però, in fondo, il capocannoniere azzurro non riesce a condividere fino in fondo le idee di Scoglio e parla con entusiasmo dell'attacco con Stellone e Pasino: «Se devo essere sincero, dico che finora non abbiamo mai fatto brutta figura quando siamo stati in campo tutti e tre. Magari in certe partite le cose non sono andate bene, ma capita a tutti di avere una giornata storta. Insomma, io non considero sbagliata la scelta che fino ad ora ha deciso di adottare Scoglio». Oggi pomeriggio, intanto, il Napoli tornerà in campo per una nuova partitina d'allenamento, stavolta contro la Rinascita Campagna. L'unico assente sarà Floro Flores, ancora alle prese con i postumi di un attacco febbrile che l'ha bloccato fin dall'inizio di questo ritiro. Roberto Stellone, invece, dovrebbe tornare a disposizione di mister Scoglio.

Fonte: Il Portico

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