Anche quest'anno ad Agerola si terrà la tradizionale rappresentazione del venerdì santo, La via della Croce, organizzata dall'omonimo gruppo e patrocinata dal Comune. Il giorno designato è il 29 marzo, data in cui la via Crucis prenderà avvio - protagonista la figura del Messia - alle 16,30, dal Piazzale della Chiesa di Santa Maria, dove sarà rappresentato l'Ingresso di Gesù a Gerusalemme. In via Case Lauritano sarà inscenato il Complotto contro Gesù e il Tradimento di Giuda; la terza stazione, La casa di Maria, sarà messa in scena in via Cardinale Brancati, 57. L'Arresto di Gesù nell'orto degli ulivi avverrà in via Penise, mentre Il Sinedrio - che giudicherà Gesù - davanti alla Chiesa di San Michele. Durante Il Pretorio, che si terrà in via delle Sorgenti, Gesù verrà condannato da Ponzio Pilato, prefetto della provincia romana di Giudea. La scena toccante della Flagellazione avrà luogo in via Inserrata: nel suo Vangelo Giovanni dice che Ponzio Pilato l'abbia disposta per impietosire il popolo giudaico, ma la folla non si sarebbe accontentata e avrebbe continuato a chiedere la condanna a morte. Ben tre le scene rappresentate in via Matteo Renato Florio: Gesù cade e incontra suaMadre, Il Cireneo (il quale aiuterà Gesù a portare la croce) e La Veronica (che rievoca l'episodio della Santa che deterse il Messia con un panno di lino). La penultima stazione, quella più straziante, si svolgerà presso la Chiesa della Madonna delle Grazie: si tratta della Crocifissione. Infine, Il suicidio di Giuda si terrà in Piazza XXIV Maggio.

«La via Crucis non è una cosa del passato o di un determinato punto della terra. La via crucis abbraccia il mondo e attraversa i continenti. Nella via crucis non possiamo essere solo spettatori. Siamo coinvolti e dobbiamo cercare il nostro posto; dove siamo noi? Non possiamo essere neutrali. Siamo chiamati a trovare la nostra posizione sulla VIA con Gesù e per Gesù, la via della bontà, della verità, del coraggio e dell'amore» questo lo slogan dell'evento, stampato a caratteri gialli sul volantino, e noi crediamo dica tutto ciò che c'è da dire.