Dall'oncologia alla pittura, alla ricerca della verità insita nell'animo umano. Si chiama OL3 («oltre») la mostra che Antonio Daponte, oncologo con la passione per la pittura, presenta stasera nella 'sua' Minori. È una galleria di immagini che vanno oltre l'apparenza, perché oltre la superficie scrostata dei muri c'è l'uomo con il suo immenso, c'è il paziente sconvolto nell'aspetto dalla malattia ma che cela un animo da rispettare.

La sensibilità di Daponte, medico all' Istituto Nazionale Tumori "G. Pascale" di Napoli, si incontra con i suoi luoghi d'origine, della magnifica della Costa d'Amalfi, di cui ritrae gli ingressi delle case, delle ville, dei limoneti, che lasciano solo immaginare ciò che in realtà racchiudono, diventando spunti alla meditazione ed all'introspezione. Portali maestosi, a volte barocchi, che nella storia locale servono a custodire gemme di sole, fatica dei nostri avi, e che ancora oggi possono essere guardiani di bellezze interiori. Non sono le solite immagini della Costiera, quelle viste e straviste. Si fanno pungoli alla sensibilità personale, alla fantasia, all'emozione.

Per l'artista dipingere non rappresenta un'esperienza estetica, una ricerca del cromatismo perfetto, bensì «il mettere a nudo le proprie emozioni utilizzando il colore come per la musica sono le note; tutto per condividere il proprio stato d'animo con gli altri, per comunicare i propri sentimenti cercando di estrapolare ciò che è positivo nell'animo umano».

La mostra, allestita oggi presso Largo Solaio dei Pastai, resterà visitabile fino al 19 luglio.