È stata inaugurata durante il Festival delle luci di Amsterdam lo scorso novembre ma sarà destinata a far riflettere ancora per molto. Si tratta della statua della designer Gali Lucas, "Absorbed by light", che è stata ispirata dal paradosso tra connessione e disconnessione offerto dagli schermi.

«Troviamo questo fenomeno ovunque - spiega -. Nei caffè, nei parchi e anche quando le persone viaggiano in bicicletta. È piuttosto sinistro. Questa luce è talvolta il nostro unico modo di connetterci con il mondo che ci circonda, ma allo stesso tempo ci isola completamente. Ci distacca dal mondo reale».

Esposta all'Hermitage di Amsterdam fino allo scorso gennaio, la scultura si trova adesso a Bucarest, in Romania. Le figure umane con il capo chino sugli smartphone, totalmente ignare l'uno dell'altro, sono a grandezza reale e riflettono ciò che, purtroppo, succede nella vita di tutti i giorni. A dargli forma la scultrice berlinese Karoline Hinz, che specifica che nonostante il messaggio forte, l'installazione è pensata per essere neutrale: il messaggio che vuole dare non è né positivo né negativo, ognuno può farsi la propria opinione sull'importanza della tecnologia nella propria vita.

La panchina, infatti, consente una reale interazione con le sculture: i passanti possono sedersi accanto alle statue e riflettere.

(credits: @design_bridge)