Tu sei qui: Flusso di CoscienzaCarbossiterapia: tra storia e innovazione, un trattamento estetico a base di anidride carbonica
Inserito da (Admin), martedì 7 maggio 2024 18:30:53
Articolo scritto da Grapevine per "Pillole d'Uva, una parola al giorno".
Nel panorama delle terapie mediche innovative, la carbossiterapia si distingue per la sua origine storica e per le sue applicazioni moderne. Questa tecnica, che consiste nell’iniezione di anidride carbonica (CO2) nei tessuti sottocutanei, trae le sue radici dai primi del Novecento, precisamente negli stabilimenti termali della Francia, dove veniva utilizzata per accelerare la guarigione delle arteriopatie.
La parola "carbossiterapia" deriva dall'unione dei termini "carbossi", che fa riferimento alla CO2 (anidride carbonica), e "terapia", indicando l'uso terapeutico di questa sostanza. La CO2 è un gas naturale prodotto dal corpo umano come sottoprodotto del metabolismo cellulare, riconosciuto sicuro e non tossico quando utilizzato in ambito medico.
Il principio dietro alla carbossiterapia è relativamente semplice: l’iniezione di CO2 nel tessuto cutaneo provoca una reazione dell’organismo che aumenta il flusso sanguigno e migliora la circolazione nell’area trattata. Questo processo non solo favorisce la rigenerazione dei tessuti, ma stimola anche la produzione di collagene ed elastina, componenti essenziali per la tonicità e l'elasticità della pelle.
Negli anni, la carbossiterapia ha trovato applicazione in una serie di trattamenti sia estetici che terapeutici. Nel campo della medicina estetica, è utilizzata per ridurre gli inestetismi della cellulite, le smagliature e le cicatrici. È altresì impiegata per trattare problemi dermatologici come la psoriasi e il morbo di Raynaud, nonché per migliorare la circolazione e ridurre il dolore cronico nelle arteriopatie periferiche.
Recentemente, la ricerca ha esplorato nuove potenzialità della carbossiterapia, come il trattamento dell'alopecia androgenetica, mostrando risultati promettenti nel migliorare la densità dei capelli nelle aree trattate.
Nonostante la carbossiterapia sia considerata sicura, è fondamentale che sia eseguita da personale medico qualificato in ambienti controllati per evitare effetti collaterali, come lievi dolori, gonfiore o ecchimosi temporanee nel sito di iniezione.
Con la continua evoluzione delle tecniche e delle applicazioni, la carbossiterapia rappresenta un'opzione terapeutica preziosa e versatile, che continua a guadagnare riconoscimenti nel campo della medicina moderna, promettendo nuove frontiere di trattamento per diverse condizioni medico-estetiche.
Fonte: Positano Notizie
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