Tu sei qui: Flusso di CoscienzaCatcalling, Collettivo UANM presenta dati del sondaggio: al 98% delle intervistate in Costa d’Amalfi è sgradito
Inserito da (Maria Abate), martedì 23 novembre 2021 10:36:04
Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Per l'occasione il Collettivo UANM, di base in Costiera Amalfitana, ha pubblicato i dati del sondaggio lanciato nei giorni scorsi sul fenomeno del catcalling, ossia commenti indesiderati, gesti, strombazzi, fischi e avance sessuali in aree pubbliche.
«È importante comprendere che non tutte le violenze sono visibili, anzi ce ne sono delle espressioni che sono talmente insite nella nostra cultura, di per sé marcatamente patriarcale, da essere considerate la normalità», scrivono gli attivisti.
Dai dati raccolti è emerso che 97 donne su 100 sono vittime di catcalling: per il 98% delle intervistate il catcalling non è un complimento; anzi, il 59,6% delle rispondenti ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini (modo di vestirsi, luoghi frequentati, ecc.) a causa di questo fenomeno. Il 50,5% lo ha subito per la prima volta quando aveva tra i 14 e i 18 anni, il 33,7% quando ne aveva tra i 10 e i 14. Ben l'80,8% dichiara di non aver reagito per non mettere a rischio la propria incolumità o per la troppa vergogna.
Sono dati che affossano definitivamente la facile retorica del catcalling come apprezzamento e che ci raccontano come questo tipo di violenza non si limiti al fischio o al commento: il 32,3% delle partecipanti al sondaggio ha risposto di essere stata pedinata da persone da cui avevano subito catcalling. «Mi ha seguita per un centinaio di metri, mi sono sembrati chilometri», risponde una. «Ho corso facendo finta di stare al telefono con mio padre», scrive un'altra.
«Molte di loro dicono di sentirsi "sporche", "impaurite" e "arrabbiate" quando sono vittime di catcalling. Da quando un complimento suscita queste reazioni? La risposta è semplice: il catcalling non è un complimento, anzi è a tutti gli effetti una molestia. Il catcalling è questo: paura, imbarazzo, disagio, umiliazione, rabbia. Ma anche, e soprattutto, è vergogna e impotenza. È arrivato il tempo di smettere di banalizzarlo e iniziare a raccontarlo per ciò che è», chiosano i giovani del Collettivo UANM.
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Fonte: Positano Notizie
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