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Covid-19, parla farmacista dalla Costa d’Amalfi: «Le certificazioni non sono escamotage per uscire»

Da operatore nel campo della Sanità, Mario è costretto a uscire di casa nonostante la paura di un contagio, ma lo fa con determinazione e con lo stimolo a sensibilizzare la popolazione sulla gravità della situazione.

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 18 marzo 2020 09:55:12

Dopo l'episodio della ragazza denunciata a Maiori perché trovata a passeggiare senza motivo, un farmacista della Costiera Amalfitana ci ha inviato una lettera in cui parla in modo accorato ai cittadini. Da operatore nel campo della Sanità, Mario è costretto a uscire di casa nonostante la paura di un contagio, ma lo fa con determinazione e con lo stimolo a sensibilizzare la popolazione sulla gravità della situazione. "L'autocertificazione - dice - non è un modo per aggirare la legge e uscire di casa. Bisogna uscire soltanto per cose di cui non si può fare a meno".

Di seguito la sua lettera integrale.

Gentile Redazione,

Ho deciso di mandare questa lettera alla vostra redazione dopo aver appreso la notizia che a Maiori una giovane ragazza è stata colta in flagrante mentre passeggiava tranquillamente, senza una valida giustificazione.

È arrivato il momento di restare a casa, l'unica cosa che conta veramente adesso è restare a casa.

In televisione, in radio e su ogni tipo di piattaforma online come primo punto di ogni possibile vademecum ci viene sempre ed inequivocabilmente "ordinato" di restare a casa. Restare a casa non significa solamente cercare di impegnare il tempo in ogni modo possibile, con canzoni urlate ad un certo orario dal balcone di casa con i propri familiari o disegnando insieme ai propri figli arcobaleni colorati che ci incoraggiano a pensare che andrà tutto bene. Quest'ultime restano delle bellissime iniziative, sfoghi quotidiani che ci uniscono e ci danno forza. Però, forse, il significato vero e proprio ce lo siamo un pochino persi.

Restare a casa significa limitare il più possibile i contagi.

Significa proteggere i propri cari da possibili ripercussioni sul loro già compromesso stato di salute.

Significa uscire il prima possibile da questa bruttissima situazione.

Poi ci sono le eccezioni, ovvero:

  • comprovate esigenze lavorative;
  • situazioni di necessità;
  • motivi di salute;
  • rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Queste eccezioni sono le giustificazioni che si possono dichiarare nell'autocertificazione da mostrare al pubblico ufficiale per testimoniare che il motivo per il quale non siete a casa è perché NON NE POTETE FARE A MENO!

Le giustificazioni non sono degli escamotage per uscire di casa. L'obiettivo non è prendere in giro la legge per uscire a prendere una boccata d'aria. Le uscite per la spesa vanno ridotte al minimo indispensabile, cercando di acquistare alimenti che possano bastare almeno per una settimana. La passeggiata con il cane, per i bisognini quotidiani, va effettuata solo nei pressi della propria abitazione senza sfociare in lunghe camminate sui litorali o in montagna. L'attività fisica all'aperto, se non estremamente necessaria come nella totalità dei casi, rimandatela tra qualche mese. Venite in farmacia solo per esigenze imprescindibili.

Voi che potete, restate a casa.

Io non posso.

Io sono un farmacista e come ogni farmacista d'Italia, durante questo periodo di "quarantena forzata", ogni mattina vado a lavoro e cerco insieme ai miei colleghi di far capire alle persone quanto sia importante per ognuno di noi dare un piccolo contributo affinché l'Italia possa salvarsi.

Il mio contributo personale consiste nel continuare a dispensare farmaci alle persone che combattono ogni giorno contro patologie croniche di ogni genere ed entità, nel dare un sostegno fisico e morale dove vige il terrore, nel manifestare un senso di sicurezza e di fermezza che è solo apparente dinanzi a questa sciagura. Faccio il mio lavoro indossando guanti e mascherina e igienizzando le superfici continuamente con l'unico obiettivo di non proteggere me stesso, ma gli altri. Cerco di evitare che io possa diventare un vettore attraverso il quale il virus possa diffondersi.

Nonostante tutto ciò, ogni giorno, ho paura.

Paura che non baciare o solamente non abbracciare i miei genitori quando sono di ritorno a casa possa non bastare a proteggerli.

Tutto ciò che dovete fare per dare un apparentemente piccolo, ma grande contributo, che vale mille volte il mio, è RESTARE A CASA.

Semplicemente restare a casa!

 

Mario

(Foto©: Pharmakeia.it)

Fonte: Maiori News

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