Tu sei qui: Flusso di CoscienzaLe stelle di San Lorenzo e il valore segreto dei desideri
Inserito da (Admin), domenica 10 agosto 2025 09:46:44
Le stelle di San Lorenzo è un pensiero scritto con gli occhi rivolti al cielo di Amalfi, in una notte in cui anche i più distratti si fermano a guardare.
Non è una poesia da spiegare, ma da attraversare.
È un invito gentile a riscoprire il valore dei desideri, non come promesse da esaudire, ma come luci che orientano l'anima.
Accompagno il lettore tra le scie fugaci delle meteore e quelle più durature del cuore umano.
In questo testo c'è la nostalgia dei bambini che volevano tutto e la saggezza adulta di chi sa che non tutto serve.
È un piccolo atto di resistenza poetica.
In un mondo rumoroso e distratto, alzare gli occhi per desiderare ancora, e farlo in silenzio, può essere un gesto rivoluzionario.
Leggetelo piano.
Non c'è nulla da capire,
ma molto da sentire.
Le stelle di San Lorenzo
(Sotto il cielo stellato di Amalfi)
Nella notte di San Lorenzo, il cielo si fa colabrodo.
Trapassato da scie che sfrecciano e si dissolvono come pensieri improvvisi.
Li chiamiamo desideri, ma sono domande senza risposta.
Appaiono, brillano un attimo, e cadono.
Chi guarda, spera.
Chi spera, tace.
C'è chi sogna...
Questa notte è per chi non ha sonno.
Per chi ha bisogno di una conferma,
o di una smentita.
È la notte dei bambini che hanno fatto tardi,
e degli adulti che si ricordano com'era desiderare da piccoli.
Si dice che si possa esprimere un desiderio,
ma che lo si debba fare in silenzio,
senza dirlo a nessuno.
Come se le parole lo interrompessero.
Come se il desiderio fosse vetro sottile,
e la voce, un sasso.
Io ne ho visti tanti, di desideri.
Non tutti erano belli, non tutti erano buoni.
I desideri,
come le meteore,
non hanno morale.
Scendono,
tracciano una linea nel buio, e scompaiono.
L'errore è pensare che debbano avverarsi.
No.
I desideri non nascono per realizzarsi.
Servono a indicarci dove guardiamo.
Un uomo che non desidera più,
è un uomo che ha smesso di alzare gli occhi.
Perciò questa notte, alziamoli, gli occhi.
Non per cercare miracoli,
ma per ricordarci che, anche noi,
siamo fatti con un po' di cielo.
Un po' di terra, un po' di fuoco,
e tanta attesa.
Educare i desideri?
Forse si può.
Non per ridurli,
ma per riconoscerli.
Capire se sono figli dell'ego, o della sete.
Se vogliamo avere,
o se vogliamo essere.
Io non so pregare.
Ma so desiderare.
E questo, per me, basta.
Stanotte, se passa una stella,
non chiederò salute,
soldi o amori.
Chiederò di non perdere mai l'incanto.
Perché il mondo,
anche così guasto com'è,
ha ancora momenti che valgono una scintilla.
E le stelle cadenti ci ricordano
che perfino ciò che cade, può illuminare.
Klaus d'Amalfi
Fonte: Il Vescovado
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