Un forte mal di testa, la perdita dell'equilibrio, la difficoltà a camminare. Era il 27 luglio scorso quando Davide Mansi, 29 anni, calciatore originario di Atrani, si presentò al Pronto Soccorso di Castiglione di Ravello con sintomi che si sarebbero rivelati drammatici. La TAC evidenziò un aneurisma dissecante dell'arteria vertebrale destra, e solo la tempestività dei sanitari e l'intervento d'urgenza al "Ruggi d'Aragona" di Salerno, eseguito dall'équipe guidata dal dottor Daniele Romano, ha permesso di salvargli la vita.

Oggi Davide sta bene e affronta con serenità la fase di recupero, ma non dimentica quei momenti di paura. In un accorato messaggio, Davide ha ringraziato medici e infermieri che lo hanno seguito, definendo il dottor Romano «il mio angelo».

Ma non solo. Come testimoniano le immagini scattate il 12 settembre, giorno della Festa di Santa Maria del Bando, Davide ha voluto manifestare la sua gratitudine anche alla Madonna che dall'alto domina e protegge Atrani. Indossando una semplice maglietta bianca, ha preso parte personalmente alla solenne processione, accanto ai portatori della statua, stringendosi con fede e devozione alla sua comunità.

Un gesto toccante, che ha commosso i presenti e che racconta più di mille parole la rinascita di un giovane che ha visto da vicino la fragilità della vita. Oggi Davide guarda al futuro con nuova consapevolezza, circondato dall'affetto della compagna, della famiglia, degli amici e dei tanti tifosi che in queste settimane lo hanno sostenuto con messaggi di vicinanza.

Ad Atrani, il ritorno di Davide a Santa Maria del Bando è stato vissuto come un segno di speranza e di fede: una storia di paura e coraggio che si intreccia con la forza di una comunità e la devozione verso la Vergine Maria.