Il nome di Silvio Berlusconi è inciso da molti anni sulla pelle di Enzo Mammato, famoso vocalist e PR originario di Maiori, tanto forte è la sua stima per il Cavaliere. Addolorato per la sua improvvisa dipartita, Enzo lo ricorda così, con una lettera che vi riportiamo integralmente.

Sono appena partito da Arezzo in direzione Roma. Il treno fa un rumore assordante, tanto da non riuscire a sentire il telefono, ma alla prima fermata in stazione, sento squillare e rispondo. È il mio amico Gianluigi Di Leo. Ma poi cade la linea e lui richiama: aveva urgenza di dirmi che Silvio Berlusconi è morto.

Mi sono sentito il sangue gelare nelle vene e, nemmeno il tempo di far viaggiare la mente tra i ricordi, che la mia compagna Rossella mi chiama per darmi la stessa notizia. E, così, di continuo tante altre persone mi telefonano, sapendo quanto io ho amato questo grande uomo.

Io Silvio Berlusconi l'ho tatuato sulla mia pelle quando tutti gli hanno fatto del male ingiustamente. Lui, con la sua grande intelligenza e professionalità ma soprattutto combattendo contro una corrotta magistratura, è tornato ad essere il numero uno, il più votato, il più amato.

Silvio, tu che amavi così tanto l'Italia, riposa in pace e dal cielo continua a stare vicino noi italiani. Io porterò sempre nel cuore una tra le sue frasi più belle: «Possono farmi ogni cosa ma non possono farmi dimettere da me stesso». Questa è storia. Silvio sei stato un grande figlio, un grande genitore, un grande politico, un grande imprenditore ma soprattutto sei stato un GRANDE. Addio Silvio, spero di incontrarti anche in Paradiso perché sono sicuro che hai ancora tanto da insegnarmi. Adesso non vedo più: le lacrime hanno offuscato i miei occhi, ma riesco ancora a scriverti che mi mancherai. Grazie per quello che ci hai regalato.