Tu sei qui: MondoIran, Isis rivendica attentato Cimitero Soleimani
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 4 gennaio 2024 23:16:09
L'attentato con due bombe al Cimitero dei Martiri di ieri in Iran, che ha provocato almeno 100 morti e altri 200 feriti e dopo le tensioni che hanno provocato tra Israele, Usa, Iran, Libano e la stessa Hamas ha visto un vero e proprio colpo di scena: l'Isis, 24 ore dopo il fatto, rivendica la responsabilità per il doppio attentato avvenuto ieri.
La peggiore strage nella storia della Repubblica iraniana: a provocare le esplosioni, ha affermato l'Isis sui suoi canali Telegram, sono stati due kamikaze.
Teheran non sembra accontentarsi della versione Isis: secondo il regime iraniano dietro ai terroristi si nascondono Wahington e Israele.
Dopo la giornata di lutto nazionale proclamata per oggi dalla Repubblica iraniana, domani, giorno dei funerali delle vittime, le autorità hanno invitato la popolazione a scendere nuovamente in piazza per esprimere la loro condanna contro i governi israeliano e americano.
Fin da ieri Washington insieme a Tel Aviv avevano negato qualsiasi coinvolgimento, richiamando l'attenzione sulle similitudini tra il doppio attentato di Kerman e gli attacchi rivendicati negli anni passati dall'Isis.
Dopo la dura condanna espressa ieri dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, è arrivata anche quella del Consiglio di Sicurezza, che ha parlato di "vile attacco terrorista" e ha inviato le condoglianze alle famiglie delle vittime e al governo iraniano.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna hanno concordato in una conversazione telefonica sulla necessità di "evitare una escalation in Libano e in Iran" come risultato del conflitto in atto nella Striscia di Gaza, secondo quanto reso noto dal portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller.
L'Iran, comunque, dopo la rivendicazione dell'Isis per l'attentato a Kerman ha deciso di rafforzare i controlli al confine con Afghanistan e Pakistan.
Intanto, il segretario di Stato Usa Antony Blinken torna nella regione, per la quarta volta dal 7 ottobre, con tappe in cinque Paesi arabi (Egitto, Giordania, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati), Israele, Cisgiordania, ma anche Turchia e Grecia prova a studiare i possibili scenari futuri nella Striscia di Gaza: secondo il 'piano Gallant', in base a quanto riportato dalla tv israeliana Kan, prevederebbe "quattro attori".
In primis, l'esercito di Israele con compiti militari ma non di governo, poi, l'Egitto come porta d'ingresso dei beni, a seguire, una task force internazionale a guida Usa per la ricostruzione e, infine, comitati palestinesi locali per le necessità della popolazione.
Continuano anche i raid di Israele a Gaza dove, secondo il ministero della Sanità di Hamas, il bilancio dei morti dal 7 ottobre è salito 22.438.
Almeno 12 persone sono rimaste uccise nel bombardamento che ha distrutto un'abitazione a Mawasi, nel sud della Striscia, in un'area che l'esercito israeliano aveva dichiarato "zona sicura".
Fonte: Telegram
Fonte: Booble
rank: 10148100
New York - C'era anche un pezzo di Costiera Amalfitana tra gli stand del Summer Fancy Food Show, la più importante manifestazione del settore agroalimentare del Nord America, ospitata presso il Javits Center di Manhattan. Tra le eccellenze italiane impegnate a promuovere il gusto e la qualità del Made...
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno avuto un colloquio telefonico che, secondo quanto riferito dal consigliere del Cremlino Jurij Ushakov, si è svolto in un clima «costruttivo e franco». Al centro della conversazione: la sicurezza...
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica "di sostanza" con il presidente francese Emmanuel Macron, come riportato in una nota ufficiale del Cremlino. Il colloquio ha toccato i principali dossier internazionali, a partire dalla crescente instabilità in Medio Oriente. Secondo...
Il 30 giugno l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha pubblicato un rapporto che getta nuova luce sulle condizioni dei prigionieri di guerra russi catturati dall'Ucraina. Secondo quanto dichiarato nel documento ufficiale, oltre la metà dei prigionieri intervistati...