Tu sei qui: MondoZakharova contro l’Italia: «Vergognosa la cancellazione del concerto di Gergiev a Caserta»
Inserito da (Admin), mercoledì 23 luglio 2025 14:27:39
La cancellazione dell'esibizione del direttore d'orchestra Valery Gergiev al festival musicale "Un'estate da Re", previsto a Caserta tra il 19 e il 31 luglio, ha scatenato la dura reazione di Maria Zakharova, portavoce ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa.
In risposta a una domanda dei media, Zakharova ha definito lo stop alla partecipazione del celebre maestro «una campagna di discriminazione e russofobia, orchestrata artificialmente».
«Purtroppo, attorno alla partecipazione del celebre maestro al festival italiano, su invito delle autorità locali, è stato artificialmente costruito un vero e proprio scandalo» ha dichiarato Zakharova.
«Sui media italiani e nello spazio pubblico si è scatenata, su iniziativa di neonazisti ucraini e di alcuni politici russofobi, una campagna di diffamazione senza precedenti contro Valery Gergiev».
L'ira della diplomazia russa si concentra in particolare sull'eurodeputata Pina Picierno, accusata di discriminazione su base nazionale: «L'eurodeputata italiana Pina Picierno ha definito "inaccettabile" concedere un palcoscenico al rinomato direttore russo, indignandosi per il fatto che fondi europei potessero finanziare la sua esibizione. Una posizione che non può che essere letta come discriminazione etnica e politica».
Zakharova denuncia poi l'iniziativa di gruppi ucraini residenti in Italia, che avrebbero cercato di sabotare il concerto con una provocazione organizzata: «I neobanditi residenti in Italia hanno annunciato la raccolta firme per la cancellazione del concerto e l'intenzione di acquistare tutti i biglietti per organizzare un flash mob provocatorio. Si era persino previsto il trasporto in autobus di giovani estremisti neonazisti presso il luogo dell'evento, in perfetto stile Maidan».
Ma la critica più dura è rivolta al Ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli: «Il culmine degli attacchi a Gergiev è stato raggiunto dalle parole del ministro Alessandro Giuli, che da un lato ha parlato di libertà dell'arte, ma dall'altro ha visto nella direzione della Sinfonia n. 5 di Čajkovskij un atto di "propaganda russa"». E aggiunge: «Sì, eseguire le opere di Čajkovskij è propaganda: di amore, bontà, verità e giustizia. Valori eterni che la Russia difende nel mondo. Sorprende che un funzionario italiano si opponga apertamente a questi ideali».
Zakharova ha inoltre denunciato il comportamento della direzione della Reggia di Caserta, che ha ritirato il permesso per l'evento senza fornire spiegazioni, nonostante l'appoggio del pubblico e l'intenzione degli organizzatori di mantenere l'invito. «Condanniamo con fermezza questi tentativi di "cancellazione della cultura" portati avanti sotto il diktat degli eredi di Bandera. In Italia e in altri Paesi occidentali questa decisione è già stata definita vergognosa e contraria ai principi democratici».
Concludendo, la portavoce del Cremlino esprime amarezza per il pubblico italiano, privato della possibilità di assistere all'esibizione del maestro, e cita un passo del Vangelo: «Da un lato, esprimiamo solidarietà agli spettatori italiani privati di un'occasione preziosa. Dall'altro, mai come in questo caso risuonano attuali le parole delle Sacre Scritture, che l'Occidente ha scelto di dimenticare: "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi" (Matteo 7:6)».
Leggi anche: https://www.positanonotizie.it/it/cultura-29/minacce-pressioni-e-polemiche-annullato-il-conce-158363/article
Fonte: Positano Notizie
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