Tu sei qui: Musica, Cinema e TeatroCava de' Tirreni rende omaggio a Elvira Coda Notari, prima regista italiana con una giornata celebrativa
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 7 febbraio 2025 16:12:03
In occasione del 150° anniversario dalla nascita di Elvira Coda, figura di spicco e pioniera del cinema italiano, la Macass APS e Linea d'Ombra Festival promuovono per sabato 8 febbraio 2025, presso la Sala Teatro "Luca Barba"(Corso Umberto I, 153) una giornata di celebrazione dedicata alla regista vissuta a Cava de' Tirreni.
L'evento dal titolo "150 Elvira Coda Notari", fonde in un unico percorso narrativo una mostra, un talk, letture a confronto e proiezioni, consentendo di ripercorrere la vita e le opere della prima regista italiana. "150 Elvira Coda Notari" gode dell'Alto patrocinio del Parlamento Europeo, del Centro Sperimentale di Cinematografia, dell'Unione Circoli Cinematografici Arci e dell'ANPI Prov. Salerno, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e la Film Commission Campania.
Il progetto è realizzato in sinergia con l'amministrazione comunale di Cava de' Tirreni, con il contributo di Tremil, UeUork e Damì ed i festival partner Pigneto Film Festival e Europa Cinema al Femminile. Libero Pensiero News è media partner. La direzione artistica dell'evento è a cura di Sara C. Santoriello (Macass APS) e Peppe D'Antonio (LDO Festival).
L'iniziativa fortemente sostenuta dal Consigliere di Cava in Azione Federico De Filippis- delegato ai festeggiamenti per i 150 anni dell' ELVIRA CODA NOTARI - che così commenta l'iniziativa evento portata avanti: "da appassionato ed amante del cinema non posso essere che orgoglioso per le origini cavesi di una figura primaria del cinema mondiale quale è quella di Elvira Coda Notari prima regista donna. Questo è solo il primo di una serie di grandi eventi e manifestazioni che si svolgeranno a Cava nel corso di quest'anno per celebrare i 150 anni dalla nascita della regista".
La giornata inizia alle 9.30 con l'inaugurazione della mostra che offre l'opportunità di esplorare la vita e le opere della regista. Questo viaggio nella settima arte è realizzato con una selezione di materiali fotografici, provenienti dal Fondo Martinelli della Cineteca di Bologna. La chiusura del percorso espositivo è prevista per le ore 23.00.
Alle 10 c'è il talk che consente di approfondire, sotto molteplici sfaccettature, la figura di Elvira Coda. "Elvira nella storia del cinema", il titolo dell'incontro, verde gli interventi di Giuliana Bruno (in video), docente presso l'Università di Harvard e autrice del libro "Rovine con vista. Napoli e il cinema di Elvira Notari" (1995; 2023), di Sara Matetich, docente dell'Università di Salerno e, infine, di Francesca Amitrano, direttrice della fotografia e regista. "L'eredità contemporanea", secondo momento della mattinata,offre uno spaccato sulcinema indipendente e sul lascito eccezionale del lavoro di Elvira Coda Notari. Sarà l'occasione per ricordare la censura che colpì le opere della regista, ritenute moralmente ambigue dal regime fascista. Partecipano Francesco Della Calce, critico cinematografico e curatore delle celebrazioni nella città metelliana; Maria Di Serio, Associazione Nazionale Partigiani Italiani - Provincia di Salerno; Paolo Battista, Circolo Arci "Marea" Salerno, e Antonio Borrelli, UCCA (Unione dei Circoli Cinematografici Arci). Moderanoi direttori artistici dell'evento: Peppe D'Antonio, Linea d'Ombra Festival, e Sara C. Santoriello, Macass APS. Previsti i saluti istituzionali del sindaco del Comune di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, e del consigliere comunale, Federico De Filippis, delegato alle celebrazioni per i 150 anni di Elvira Coda Notari.
Nel pomeriggio, alle ore 17.30, letture a confronto. Un dialogo tra opere letterarie dedicate alla figura di Elvira Coda, con la presenza di Flavia Amabile, autrice di "Elvira" (2022), e di Emanuele Coen, autore de "La Figlia del Vesuvio" (2023). L'incontro è moderato da Gennaro Carillo, condirettore di Salerno Letteratura Festival. Partecipa l'assessora Lorena Iuliano che contestualmente inaugura il progetto "Cava Che Legge", al cui interno è inserito "150 Elvira Coda Notari".
Alle 20.30 le proiezioni. La Macass APS presenta i cortometraggi insigniti del "Premio Elvira Coda" (2021-2024), dei quali ha curato la produzione nell'ambito del videocontest di storytelling audiovisivo "La 48H" (MAC Fest). In sala i vincitori: Gabriele Angrisani, Vincenzo Giordano e Simone Romano. La giornata si conclude poi con la visione di "È Piccerella" di Elvira Coda, una riproduzione patrocinata dal Centro Sperimentale di Cinematografia e accompagnata dalla sonorizzazione dal vivo, a cura del duo Made in Swing. Ad introdurre la proiezione, Peppe D'Antonio.
BREVE BIO DI ELVIRA CODA. Nata a Salerno nel 1875e vissuta prima a Napoli e poi a Cava de' Tirreni, fu la prima regista italiana. Con il suo operato ha rivoluzionato il mondo del cinema, portando una visione eclettica e innovativa, fatta di tecnica e di creatività. Anticipatrice del neorealismo, le sue pellicole si contraddistinguono per narrazioni autentiche e talvolta crude, passando dalla violenza di genere alla guerra, dalle celebrazioni popolari all'emancipazione dalla povertà.
«La storia di Elvira Coda è assolutamente contemporanea e il suo sguardo sul XX secolo è un patrimonio inestimabile, riunito in un trittico di innovazione mediatica, denuncia femminile e impresa, attraverso cui riuscì a dare dignità sullo schermo a storie vere, popolari, articolate dal dialetto come proprio stile e forza narrante. La regista, prima in Italia, fu un'antifascista nella pratica quotidiana, dettaglio non di poco conto che ricordiamo in occasione dell'80° anniversario dalla Liberazione» - dichiara Sara C. Santoriello (Macass APS).
Per Peppe D'Antonio le vicende culturali e imprenditoriali della Notari sono di straordinaria rilevanza, anticipano il movimento profondo di emancipazione della donna, ne indicano una prospettiva, segnano un punto di rottura con un ordine che, di lì a poco, il fascismo ripristinerà. Le poche immagini dei suoi lavori posseggono potenza visiva ed emotiva, e raccolgono dallo spazio urbano storie, culture, forme di vita per darne, con l'immagine, dignità di storia. Il tutto con un'inedita e perturbante visione del corpo femminile agito tra eros e thanatos.
Fonte: Il Portico
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