Orazio Russo è stato tra i fondatori leader e voce dei CAFTUA, band rock tutta catanese nata sul finire degli anni '80. Con i CAFTUA ha partecipato a tantissimi festival e collaborato on stage con diversi esponenti del panorama rock italiano. Nella discografia della band spiccano featuring con Carmen Consoli, Luca Madonia ed Ivan Cattaneo. Dopo un periodo di pausa con la band, Orazio decide di intraprendere un percorso artistico più intimistico e personale

"FRAME" è il suo primo album da solista, che dopo aver portato avanti per tantissimi anni il progetto band denominata CAFTUA ha voluto bloccare dei momenti di vita come dei veri e propri "frame".

In occasione dell'uscita del nuovo progetto discografico, Booble News ha intervistato l'artista.

Ciao Orazio e benvenuto sulle pagine di Booble News. Sei stato tra i fondatori leader e voce dei CAFTUA, band rock tutta catanese nata sul finire degli anni '80. Ci racconti questo periodo della tua vita?

Sono stati degli anni bellissimi e stimolanti. In Italia esisteva un fermento musicale incredibile...tantissime band interessanti che proponevano diversi generi non certo commerciali.

Si andava in giro nei locali, ed invece di ascoltare sempre la solita "minestra riscaldata", avvero sia cover band che scimiottano gli originali, potevi apprezzare ottima musica inedita...sound che andava dal rock, al punk, dal dark alla new wave ecc...in quegli anni con i CAFTUA, abbiamo collaborato on stage, con diversi esponenti illustri del rock italiano ed europeo, collaborazioni che mi hanno arricchito molto e che mi hanno lasciato dentro, dei ricordi stupendi.

"FRAME" è il tuo primo album da solista. Cosa hai portato del tuo passato in questo nuovo lavoro discografico?

Direi tutto essendo stato io l'autore ed il compositore di quasi tutti i brani dei Caftua. Ho portato il mio background musicale e chiaramente l'esperienza di qualche anno in più...

Cosa ti ha influenzato maggiormente nella scrittura dei brani?

In "FRAME" direi che il tema di unione tra i vari brani, sono i rapporti umani e l'amore in generale...io mi definisco spesso un "cantastorie sentimentale", mi piace parlare di ciò che vivo oppure semplicemente di ciò che mi viene raccontato...storie di vita vissuta...

"FRAME": perché questo titolo?

Perché ogni brano rappresenta un attimo della mia vita, come un FRAME di un film che scorre e di cui non conosci la fine.

Quanto è stata fondamentale la tua etichetta per la realizzazione del disco?

Ho un rapporto di grande collaborazione con la mia etichetta e soprattutto con il mio produttore artistico Riccardo Samperi che oltretutto è uno dei soci. Con lui collaboro da molto tempo, conosce il mio vissuto musicale, per cui sa benissimo il sound che desidero ascoltare nei miei brani, direi che il suo contributo e il supporto della TRP VIBES è stato importantissimo!

"Gennaio è un eterno lunedì" è il nuovo singolo. Da quali sonorità è caratterizzato e quale messaggio vuole comunicare?

"Gennaio è un eterno lunedì" è un brano dalle sonorità rock...chitarre aperte con overdrive a palla e ritmica abbastanza sostenuta...il testo parla di un legame finito nel mese più freddo dell'anno, Gennaio e nel giorno più lungo della settimana, il lunedì, giorno che penso in tanti odiano... però entrambi, sanciscono paradossalmente, l'inizio di un nuovo percorso di vita nel primo mese del nuovo anno che inizia e nel primo giorno della settimana che ricomincia!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Adesso sto lavorando alla stesura dei brani che verranno inseriti nel mio nuovo lavoro discografico che inizierò a registrare tra qualche mese e nel frattempo, con la mia band, stiamo preparando i live per la promozione di "FRAME"...vi aspetto sotto il palco!