La contesa sulla gestione del distributore di carburanti nel porto turistico di Amalfi ha raggiunto una svolta decisiva, con la recente decisione della Terza Sezione Salernitana del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania.

La sentenza ha respinto il ricorso presentato dalla Facomgas contro l'aggiudicazione della concessione demaniale alla Amalfi Bunkern, la ditta di Angelo Anastasio, che gestisce l'impianto dal 1995.

La vicenda legale ha avuto inizio quando la Facomgas ha presentato ricorso per contestare il rinnovo della concessione demaniale alla Amalfi Bunkern, difesa dall'avvocato Demetrio Fenucciu, supportato dal dottore commercialista Roberto Tipaldi.

La Regione Campania, dopo un lungo confronto con il Comune di Amalfi, ha emesso il decreto dirigenziale 127/2022 che ha confermato la concessione alla Amalfi Bunkern.

La Facomgas, allora, ha contestato la decisione della commissione e ha richiesto una nuova gara, sostenendo di essere più idonea alla gestione dell'impianto di rifornimento per la sua storia consolidata nella gestione dei servizi petroliferi. Tra le argomentazioni avanzate, la società ha sottolineato la scadenza originaria della concessione nel 2018 e la presunta perdita di diritto da parte della Amalfi Bunkern a causa di questa scadenza.

Nonostante ciò, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto le argomentazioni della Facomgas, confermando la legittimità della concessione alla Amalfi Bunkern. I giudici hanno infatti ritenuto che la ditta di Angelo Anastasio offra servizi essenziali che giustificano il rinnovo della concessione.