I Campi Flegrei e l'intera fascia vulcanica che arriva fino al Vesuvio si confermano un patrimonio non solo geologico ma anche strategico per il futuro energetico. Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, l'area custodisce litio, bauxite, leucite, sabbie ferrifere e altri minerali rari, risorse fondamentali per la produzione di batterie elettriche e pannelli solari.

Si tratta di materie prime critiche, inserite dall'Unione Europea tra i 34 materiali indispensabili alla transizione energetica e digitale. Il litio in particolare, elemento cardine per le batterie delle auto elettriche, potrebbe essere estratto qui in quantità industriali.

Un anno fa il governo aveva liberalizzato la coltivazione delle miniere, ma il tema in Italia è rimasto ai margini del dibattito. Eppure il potenziale dei Campi Flegrei è enorme: la caldera vulcanica custodisce fluidi geotermici ricchi di litio, arsenico e clorammmonio, oltre a solfuri e altri minerali distribuiti tra fumarole e profondità sotterranee. Un giacimento raro a livello mondiale, paragonabile solo ad altre cinque località individuate finora.

«Qui si trova un laboratorio a cielo aperto - spiega Massimo Russo, ricercatore dell'Ingv - dove è possibile osservare e studiare da vicino minerali difficili da reperire altrove. Non è un caso se proprio a Solfatara, Pisciarelli e Antiniana sono state identificate concentrazioni uniche di questi materiali».

Alle prospettive economiche e scientifiche si affiancano però le preoccupazioni delle comunità locali, che temono nuove perforazioni nell''area flegrea. A sollevare polemiche è stata la recente richiesta avanzata da Prysmian per una trivellazione a fini geotermici.

«La preoccupazione dei cittadini viene prima di tutto. È comprensibile l'allarme suscitato tra i residenti e riteniamo fondamentale che le loro inquietudini trovino ascolto e risposte concrete», ha dichiarato il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni.

Il primo cittadino ha chiarito che non esiste ancora un progetto ufficiale né documentazione tecnica sull'intervento: «Non sarà possibile aprire alcun confronto senza la presentazione di un progetto dettagliato. Su un tema tanto delicato non è accettabile discutere in termini vaghi o ipotetici».

Manzoni ha ricordato che «nel 2015 il Consiglio Comunale di Pozzuoli approvò una delibera con cui si esprimeva la netta contrarietà a qualsiasi attività di trivellazione sul territorio. Quell'atto politico resta un punto fermo e continuerà a orientare ogni valutazione futura».

Il sindaco ha poi sottolineato come l'amministrazione stia seguendo la vicenda «con la massima attenzione, soprattutto in considerazione della straordinarietà e fragilità del territorio puteolano». È già stata avviata un'interlocuzione con la Regione Campania, ente competente al rilascio delle autorizzazioni, con l'obiettivo di garantire «la massima trasparenza e il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali».

«Difendere i Campi Flegrei, tutelare la sicurezza dei cittadini e salvaguardare l'ambiente restano le nostre priorità assolute - ha ribadito Manzoni -. Nessuna decisione sarà presa senza chiarezza totale e senza mettere al centro la comunità».

(© photo Luigi Borrone)