Tu sei qui: PoliticaBrunetta su Repubblica: «Nessun privilegio, solo continuità. Ravello è un modello di governance culturale»
Inserito da (Admin), sabato 23 agosto 2014 12:33:40
"NON ho inventato niente, ho trovato già tutto. Mi muovo nel solco di Bassolino". Renato Brunetta, presidente della Fondazione Ravello e capogruppo di Forza Italia alla Camera, è sorpreso della disputa che si è aperta per l'affidamento alla fondazione da parte della Regione di Villa Episcopio e rilascia un'intervista a LaRepubblica che si riporta di seguito.
"Non abbiamo scopo di lucro. Come me, nessuno percepisce compensi nel consiglio di amministrazione. Mi pago tutto da solo quando vengo a Ravello, soggiorno nella mia casa, non porto spese. Ma un Comune non può gestire un sistema complesso costruito su Villa Rufolo, Auditorium Oscar Niemeyer e Villa Episcopio, né organizzare un festival internazionale come quello di Ravello".
Presidente Brunetta, perché allora le polemiche?
"Le trovo minimaliste, non vengono dal sindaco né dal Comune, che anzi sono d'accordo con la fondazione. Mi ha sorpreso la regressione di alcuni: che dobbiamo fare, discutere del programma del festival in consiglio comunale? Presiedo una fondazione partecipata dagli enti locali, il Comune è parte di essa. Porto avanti un progetto che non è mio, molto lo si deve all'ex sindaco Secondo Amalfitano, che pensò a una fondazione di partecipazione: è meglio gestire il tutto con i dipendenti comunali e i loro orari di lavoro? Anche il ministro Dario Franceschini ha riconosciuto un mese fa che siamo un modello di governance agile e intelligente".
Nessuna preferenza della Regione di Stefano Caldoro al presidente Brunetta?
"Sono stato eletto, sono entrato in Fondazione anni fa su invito del mio amico Domenico De Masi, nel solco di quanto 12 anni fa aveva deciso Antonio Bassolino. Promuovo un progetto di un sindaco che non è certo del mio partito. Si sono alternati centrodestra e centrosinistra, tre diversi presidenti, quattro consigli di amministrazione. Tutti hanno contribuito alla realizzazione del progetto e al raggiungimento degli obiettivi".
C'è chi solleva dubbi sulla correttezza delle procedure per l'affidamento di Villa Episcopio alla Fondazione...
"Questo riguarda la Regione, perché il bene è di proprietà regionale. Ma sono certo che abbiano fatte le cose per bene".
Presidente, come utilizzerete Villa Episcopio?
"Nel frattempo partono i lavori. Avremo poi spazi per ampliare l'offerta di Villa Rufolo. Ma quello che dobbiamo fare è avere in affidamento l'Auditorium, ne parliamo da anni, è un bene comunale, ma ci sono difficoltà sulle modalità di concessione. Sarà un mio onore aver completato la progettualità che è all'origine della fondazione".
Fonte: Il Vescovado
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