La scelta di Vincenzo De Luca come candidato del Centrosinistra alle elezioni regionali del prossimo 31 maggio continua a far discutere. I dubbi, più che politici, continuano ad essere di opportunità: il sindaco decaduto di Salerno, infatti, è stato condannato ad un anno per abuso d'ufficio. Una condanna non definitiva che non fa di De Luca un pregiudicato ma lo rende, alla luce della Legge Severino, incompatibile con il ruolo di governatore. La vicenda imbarazza il PD da mesi, tant'è che il valzer sulla data delle Primarie era sostanzialmente legato al tentativo di "eliminare" politicamente l'ex primo cittadino salernitano.

Un attacco, seppur indiretto, è giunto da Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Anti-corruzione e nominato da Matteo Renzi proprio per il suo impegno contro la criminalità organizzata. Tramite Repubblica tv, Cantone ha risposto ad una domanda relativa alla vicenda. «Io credo che un soggetto nei cui confronti sia stata emessa una sentenza di condanna abbia difficoltà a rappresentare le istituzioni -ha detto - La scelta di applicarla ai parlamentari è una scelta politica. Credo sia una legge di civiltà, credo che in tanti Stati fosse persino superflua ed inutile perché si dà per scontato che un soggetto condannato non possa svolgere cariche politiche». Le parole di Cantone, ovviamente, sono quelle di un tecnico che difficilmente può incidere sulle dinamiche politiche, sebbene nel mondo renziano (e anche oltre) il personaggio sia molto apprezzato ed ascoltato.

Non si è fatta attendere la replica di De Luca. «Stanno facendo strategia della disinformazione. Il primo punto - ha dichiarato il candidato nella "solita" intervista a Lira Tv - riguarda la Severino e stiano tranquilli tutti quantiche chi vince governa. Il Sindaco di Napoli De Magistris è nella mia stessa situazione e come tutti possono vedere, Severino o non Severino, Governa ugualmente la città di Napoli. Risparmiatevi - ha aggiunto - la strategia della confusione, perché più parlate di queste cose più guadagno voti. Lo si è già visto alle Primarie dove qualcuno aveva cercato di strumentalizzare».