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La modifica dello statuto dell’Azienda Speciale Consortile per i Servizi Sociali (ASC) è stata bocciata in aula

Cava, caos in Consiglio comunale: bocciata la modifica dello Statuto dell’ASCCCA. Servalli chiede scusa alla Costiera Amalfitana

Scintille in aula sulla gestione dei servizi sociali a Cava de' Tirreni. La maggioranza spaccata, il sindaco abbandona il dibattito. “Vergogna politica, ma la mia solidarietà va ai sindaci della Costiera”

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 4 giugno 2025 16:47:10

Cava de' Tirreni - Una seduta lunga e tesa quella che si è svolta ieri pomeriggio, 3 giugno, in Consiglio comunale, con otto punti all'ordine del giorno, tra cui l'adeguamento normativo dell'Atto Costitutivo dell'ASCCCA (Azienda Speciale Consortile Cava-Costiera per i Servizi Sociali) e la modifica dello Statuto approvato ad aprile.

Proprio su questo tema si è consumata l'ennesima frattura politica. La modifica allo Statuto e la ratifica dell'adeguamento dell'Atto Costitutivo sono state respinte con 12 voti contrari e 11 favorevoli. Un colpo durissimo per l'assetto dell'azienda consortile, già rallentato da errori e imprecisioni formali rilevati mesi fa dal consigliere Marcello Murolo, che aveva segnalato la difformità tra gli statuti approvati dai Consigli comunali e quello rogitato dal notaio, bloccando di fatto l'avvio operativo dell'ente.

Il fallimento della votazione getta ulteriore ombra sul futuro dell'ASCCCA, entità che secondo l'opposizione «sta assumendo sempre più i contorni di un carrozzone politico dall'incerto destino», con l'aggravante che dovrebbe gestire servizi essenziali per le fasce più deboli della popolazione in ben 14 Comuni tra cui quelli della Costiera Amalfitana.

Stamattina, è arrivato il mea culpa del sindaco Vincenzo Servalli, che ieri ha lasciato l'aula durante il dibattito e che oggi ha scelto di scusarsi pubblicamente: «Ritengo doveroso scusarmi con i cavesi, i Sindaci e i cittadini della Costiera Amalfitana per la mancata approvazione in Consiglio Comunale degli atti costitutivi dell'Azienda Speciale Consortile per la gestione associata di servizi fondamentali», ha dichiarato.

«Una pagina vergognosa per la nostra Assise, piegata da ideologismi ipocriti, beghe personali e il desiderio di assestare un colpo all'Amministrazione. Non era questo l'argomento giusto, e si è presa una decisione che non sarà priva di conseguenze», ha concluso.

In aula, infatti, è stata anche affrontata la vicenda del passaggio in Forza Italia dei consiglieri Antonio Barbuti, Giovanni Del Vecchio, Pasquale Santoriello e Fernando Mandara, che però restano in maggioranza con incarichi chiave come la presidenza del consiglio e un assessorato.

Una situazione che i consiglieri di opposizione hanno definito senza mezzi termini «una vergogna politica mai verificatasi nella storia democratica della città», puntando il dito contro il «trasformismo» che - a loro dire - tiene in ostaggio Cava de' Tirreni.

«La città ha bisogno di coerenza, chiarezza programmatica e serietà istituzionale. Non si può continuare su questa strada», denunciano i partiti e movimenti civici del centrodestra, che si dicono pronti a rappresentare «un'alternativa credibile all'attuale governo cittadino».

Fonte: Il Vescovado

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