Tu sei qui: PoliticaCava de' Tirreni, "La Fratellanza" sul Bilancio di previsione 2022-2024: «Cittadini saranno chiamati a maggiori sacrifici»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 1 ottobre 2022 11:06:13
Il Bilancio di previsione 2022-2024, approvato due giorni fa, evidenzia fattori di squilibrio tali da mettere a rischio la certezza che l'Ente possa assicurare l'assolvimento delle proprie funzioni. Incertezza che lascia trapelare dubbi sulla corretta conduzione dell'attività politica.
Sono state poste in essere, dall'Amministrazione Servalli, azioni volte al "riequilibrio" che non sono attendibili né non sono rispondenti al principio della veridicità e correttezza.
Pertanto, a chiusura esercizio 2022, ci saranno senz'altro delle sforature di spese e ci ritroveremo il prossimo anno a deliberare dei "fuori bilancio".
Per tutto questo, riteniamo che il bilancio di previsione 2022/2024 è da ritenersi inattendibile.
Il bilancio preventivo, 2022-2024, pur annoverando una sensibile riduzione delle spese non è sostenuta da una sostanziale spending review ma poggia, su maggiori entrate già approvate in precedenza: addizionale IRPEF, IMU, TASI e sul raddoppio delle tariffe per la mensa scolastica, il trasporto alunni, l'asilo nido, la sosta, impianti sportivi così come evidenziato dal consigliere arch. Pasquale Salsano a nome del gruppo consiliare de La Fratellanza.
Infine, così come più volte ribadito dal consigliere Bruno D'Elia in precedenti consigli, ricordiamo che, per la città di Cava de' Tirreni, nello stato deficitario in cui trovasi il comune, sono inevitabili risvolti anche sul piano sociale.
I cittadini saranno chiamati a maggiori sacrifici.
Infatti, nel bilancio previsionale votato, le risorse destinate agli anziani e alle persone con disabilità, sono ridotte al minimo e non garantiscono la qualità e la tenuta dei servizi.
Sarà l'ambito assistenziale a pagare il prezzo più alto. Saranno gli anziani non autosufficienti, le persone con disabilità, le famiglie bisognose a perdere supporti, assistenza, diritti.
Per questo, le opposizioni, unanimemente, hanno proposto, all'amministrazione Servalli, di tagliare i costi della politica, ovvero, di ridurre l'indennità del sindaco, degli assessori, del presidente del Consiglio e il gettone di presenza dei consiglieri comunali nella misura del 10%. È stato chiesto uno sforzo per ridurre tali costi e per integrare i "capitoli di spesa "destinati ai più "fragili":
Il tentativo delle opposizioni, di porre rimedio a tale stortura, è risultato vano. La maggioranza che fa capo a Servalli ha votato contro, ha detto NO!
Il consigliere Luigi Petrone, a nome del gruppo de La Fratellanza ha così commentato: il costo della crisi non possono pagarlo solo i più fragili, né gli operatori di questo settore. È inconcepibile che chi amministra questa città pensi di poter continuare a godere di "indennità", se pur legittime, senza ridurle ragionevolmente del 10% e risparmiare invece sui bisogni dei cittadini. In gioco c'è la tenuta del "Sistema Sociale" di questa città, continueremo a batterci per salvaguardare i diritti dei nostri concittadini più "deboli".
LA FRATELLANZA
Fonte: Il Portico
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