Domani potrebbe essere la giornata decisiva per la Giunta Messina. I componenti della compagine consiliare di Forza Italia sono stati invitati presso la sede del partito azzurro a Salerno dal coordinatore provinciale Tonino Cuomo, che si dovrà adoperare per ricomporre la frattura in seno al gruppo. Dovrà tentare di ricompattare le due anime del partito ed avere, aspetto da non sottovalutare, il placet dal sindaco sul documento già sottoscritto venerdì scorso ed approvato da tutti i partiti della Casa della Libertà, che fu ricusato proprio dal primo cittadino la mattina successiva. Tale documento prevedeva l'azzeramento della Giunta e le dimissioni volontarie dei dirigenti nominati da Messina. Alcuni partiti della coalizione avevano, inoltre, fatto richiesta di concedere le deleghe solo agli assessori. L'accordo era stato pressoché raggiunto, ma poi il sindaco Messina non lo ritenne più valido senza l'avallo del gruppo di Forza Italia. Domani il gesto estremo di Cuomo. Come più volte dichiarato, Alleanza Nazionale non intende fare alcuna concessione e non tornerà indietro sul documento sottoscritto venerdì notte. In quell'occasione erano presenti anche l'Udc con Giovanni Baldi ed Alfonso Laudato per il Pdc. Edmondo Cirielli ha ribadito in queste ultime ore da Roma, dov'era impegnato in una seduta alla Camera dei Deputati, il concetto più volte espresso: «Noi l'accordo, durato purtroppo solo una notte, lo riteniamo valido. Tocca a Messina stare ai patti. Siamo in attesa dell'esito dell'incontro che ha convocato l'onorevole Cuomo a Salerno con i consiglieri di Forza Italia. Una cosa è certa: non accetteremo alcun colpo di mano da chicchessia. Ho l'impressione che qualcuno a Cava e qualche altro al di fuori della città stia lavorando per rompere la Casa delle Libertà. Non parlo naturalmente di Tonino Cuomo, che si sta impegnando per trovare una via di uscita a questa intricata faccenda. Mi preme sottolineare che venerdì notte abbiamo concordato solo le linee programmatiche per andare avanti. Successivamente dovevamo vederci per concordare il nome dei futuri amministratori. Poi c'è stato il dietrofront che non mi spiego e tutto è rimandato all'esito del faccia a faccia di Cuomo con i suoi compagni di partito». In ogni caso, Cirielli spera che si ritrovi l'unità di intenti. Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile del partito di Fini a Cava, Marcello Murolo: «La posizione di An è stata sempre chiara e lineare. In questo momento devono solo chiarirsi il sindaco Messina ed i suoi consiglieri. Tutto qua. Comunque, una cosa è certa: l'accordo sottoscritto era e rimane valido per il nostro partito. Quel documento è il presupposto necessario per il rilancio dell'Amministrazione».